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CRONACA – Ennesimo raggiro agli anziani. Gli agenti della Polizia di Cassino ferma due persone sull’A1

CASSINATE – Ormai la truffa agli anziani sembra sia diventata una modalità comoda per “guadagnarsi da vivere” sfruttando la fragilità e la loro buona fede nel tentativo di salvare da eventuali guai giudiziari i propri cari.

Gli agenti della Polizia di Stato nella serata di ieri notavano una Fiat 500 X sull’autostrada A/1 che procedeva ad alta velocità, con due persone a bordo, un uomo ed una donna.

Dopo un breve inseguimento gli uomini della Polizia Stradale di Cassino riuscivano a fermare la vettura.

Poiché i fermati mostravano nervosismo al momento del controllo, dando versioni discordanti tra loro circa il viaggio, ed entrambi annoveravano precedenti di polizia, gli agenti decidevano di perquisire i due ed il loro veicolo.

Durante tale fase, la donna cercava di disfarsi di una busta di cellophane prontamente recuperata, al cui interno vi erano numerosi monili in oro, mentre indosso all’uomo oltre a vari preziosi venivano rinvenuti 800 euro in contanti.

Gli accertamenti successivi grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri di Rignano Flaminio facevano emergere l’ennesima truffa agli anziani.

La vittima dopo aver ricevuto una telefonata da parte di un presunto “maresciallo dei Carabinieri” nella quale la avvisava che il figlio aveva provocato un sinistro stradale, e che sarebbe stato denunciato con la sospensione della patente.

Pagando però, tutto si sarebbe risolto per il meglio e che, a prelevare la somma ci avrebbe pensato una certa “Maria” persona di sua fiducia.

Infatti poco dopo “Maria” si recava a casa della malcapitata che in stato di agitazione ed ansia consegnava oltre al denaro anche oggetti in oro ed il bancomat con il relativo Pin.

I fermati, tra cui la donna riconosciuta come “Maria”, venivano arrestati e su disposizione dell’A.G. competente posti agli arresti domiciliari, mentre la refurtiva veniva riconsegnata alla sgomenta signora.

Fonte: Polizia di Stato

AMBIENTE – Rinviata a data da destinarsi la decisione Ue sullo stop ad auto diesel e benzina nel 2035

Pichetto: “Bene il rinvio, l’Italia in prima fila”
ROMA – “Il punto 28 sul regolamento sulle emissioni CO2 di auto e furgoni a diesel e benzina“, che stabilisce lo stop della loro immissione nel mercato dal 2035, “è stato rimosso dalla lista dei punti e rinviato a data da destinarsi“. Lo si apprende da fonti diplomatiche europee, che comunicano come il punto sia stato rimosso anche dal Consiglio Ue dei ministri dell’Istruzione, che il 7 marzo era chiamato a ratificare formalmente l’accordo. A pesare, oltre al voto contrario dell’Italia, anche quello della Germania, che chiedono che sia accettata dal 2035 anche l’immatricolazione di auto e veicoli con motori a combustione alimentati da carburanti sintetici.
STOP AUTO BENZINA 2035, PICHETTO: BENE RINVIO, ITALIA IN PRIMA FILA
“Il nuovo rinvio in sede UE sulla decisione riguardante lo stop ai motori termici al 2035 tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l’Italia in prima fila, a un’impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta“. Lo scrive il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, commentando il rinvio a data da destinarsi dell’espressione del parere da parte del “Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea” sul Regolamento Ue che blocca la produzione e la commercializzazione dei veicoli alimentati a benzina e diesel dal 2035.
“L’Italia – prosegue Pichetto – ha una posizione molto chiara: l’elettrico non può essere l’unica soluzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi. Puntare inoltre sui carburanti rinnovabili – spiega il Ministro – è una soluzione strategica e altrettanti pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva”.
Secondo il ministro “la decarbonizzazione del settore dei trasporti, che resta obiettivo prioritario, deve tenere conto delle peculiarità nazionali e di tempistiche compatibili con lo sviluppo del settore dell’automotive. Ci auguriamo – conclude – che questa pausa consenta anche ad altri paesi e alle stesse istituzioni europee una ulteriore riflessione su un tema così importante per cittadini e imprese”.
Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

AMBIENTE – Più di metà degli italiani non conosce la classe energetica delle proprie case

È una delle principali evidenze emerse dall’ultimo sondaggio sull’efficienza energetica degli immobili italiani di Immobiliare.it

ROMA – Pur vivendo in una casa di proprietà (in Italia la percentuale sfiora l’80%), oltre la metà delle persone (55%) non conosce la classe energetica del proprio immobile. Eppure, gli italiani stanno prendendo sempre più coscienza dell’importanza di questo dato: infatti nell’ottica di un futuro trasferimento in una nuova abitazione, la classe energetica viene indicata come molto importante o fondamentale dall’80% degli intervistati. È una delle principali evidenze emerse dall’ultimo sondaggio sull’efficienza energetica degli immobili italiani di Immobiliare.it, portale leader immobiliare in Italia, che ha coinvolto un campione di 3.000 utenti, in seguito al via libera del Parlamento Europeo alla direttiva che punta al passaggio di tutte le abitazioni alla classe energetica E entro il 2030 ed alla D entro il 2033.

Non va dimenticato che, a partire dal 1 gennaio 2012, gli annunci di vendita e locazione di immobili devono contenere obbligatoriamente la classe e l’indice di prestazione energetica dell’immobile, riportati nell’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.). Ma è solo negli ultimi mesi che la classe energetica ha cominciato ad essere sotto la lente d’ingrandimento: non a caso, tra chi dichiara di conoscere la classe energetica del suo immobile, il 45% si trova tra le classi A e la D, a dimostrazione che si trattava di persone sensibili al tema già al tempo del loro acquisto. Purtroppo la realtà del nostro paese è di un patrimonio immobiliare ormai vecchio con la maggior parte di immobili in classe F o G (dati Istat). Ma oggi la sensibilità ai temi energetici è sicuramente aumentata.

La maggior parte degli intervistati si è messo all’opera per migliorare l’efficienza energetica di quella in cui vive, con quasi il 49% che afferma di aver effettuato dei lavori di recente mentre il 13% che dichiara di averli programmati nel breve. Per quanto riguarda la presenza di impianti quali cappotto termico o pannelli fotovoltaici, emerge una netta differenza tra condomini e abitazioni indipendenti. Il 30% di queste ultime, stando al sondaggio, dispone infatti di cappotto termico, percentuale che arriverà al 36% contando le abitazioni che hanno già in programma i lavori per predisporlo, mentre toccherà il 40% la percentuale di case indipendenti con i pannelli fotovoltaici (oggi al 32,2%). Nei condomini, invece, più di 8 abitazioni su 10 non dispongono del cappotto termico (solo il 5% ha in programma i lavori), mentre 9 su 10 non hanno, attualmente, i pannelli solari.

Questa differenza è senz’altro legata, almeno in parte, alle difficoltà riscontrabili nella vita condominiale. Infatti, nonostante nel 47% dei casi il tema delle nuove installazioni non sia mai arrivato in assemblea, tra le ragioni per le mancate implementazioni risalta anche, al 44%, il non aver trovato un accordo con tutti i condomini. Poco sotto al 10%, invece, il mancato ottenimento dei finanziamenti richiesti dal condominio.

In merito alle altre tipologie di lavori in casa effettuabili per migliorare l’efficienza energetica, a livello di popolarità si colloca al primo posto l’installazione di una nuova caldaia e/o condizionatore ad elevata efficienza: quasi i tre quarti dei rispondenti ha agito o agirà in merito. Al secondo posto gli infissi, con il 62% che li ha indicati come miglioramento necessario. Ricordiamo che questi elementi sono spesso determinanti perché un’abitazione in classe G o F possa passare alla E. Poco più della metà, inoltre, ha installato o installerà a breve nuovi elettrodomestici in classe A o superiore. Da evidenziare poi come poco meno del 30% del totale dei rispondenti ha risposto di aver già effettuato o di aver in programma a breve tutti e tre gli interventi precedentemente menzionati. “La nuova attenzione verso i temi energetici delle nostre abitazioni va letta positivamente ed è certamente in linea con la direzione di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050- dice Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it- Ci sarà bisogno però della massima attenzione da parte della classe politica del Paese per evitare situazioni di povertà energetica, ovvero la sovrapposizione di redditi bassi, costo energetico crescente, e forte riduzione del valore degli immobili energivori”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

MEDICINA & SALUTE – Giornata mondiale delle malattie rare, gli oculisti di Aimo alle mamme: “Attente al cheratocono”

Insorge tra l’infanzia e la pubertà. Un video spiega come riconoscerlo

ROMA – Un messaggio rivolto alle mamme per sensibilizzarle su una patologia rara dell’occhio, il cheratocono, che insorge tipicamente tra la fine dell’infanzia e la prima pubertà. Ad inviarlo oggi sono gli oculisti di AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti) in occasione del ‘Rare Disease Day’, la Giornata mondiale delle Malattie Rare che si celebra ogni anno il 28 febbraio.

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE

“In questa giornata ‘rara’ e speciale invitiamo le mamme a dedicare un momento alla salute degli occhi dei loro figli– fanno sapere da AIMO- in particolare vogliamo ricordare a tutte l’importanza di una visita oculistica periodica per bambini e adolescenti per diagnosticare precocemente patologie come il cheratocono, una malattia rara (con una incidenza stimata intorno ad almeno un caso per 2mila abitanti) che può causare una deformazione della cornea e peggiorare la vista dei bambini”.

IL VIDEO DI AIMO PER RICONOSCERE I SINTOMI DELLA CHERATOSI

Conoscere i sintomi, secondo gli oculisti è, quindi, “fondamentale” per agire “tempestivamente”. Per questo gli oculisti invitano tutte le mamme a guardare il video divulgativo ‘Impara a riconoscere il cheratocono’, realizzato con il contributo di AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti), AICHE (Associazione Italiana Cheratoconici), SITRAC (Società Italiana Trapianto di cornea e superficie oculare), SIBO (Società Italiana Banche degli Occhi) e SOPTI (Società Optometrica Italiana, in rappresentanza degli applicatori di lenti a contatto).

Il video, già diffuso dallo scorso autunno sui canali social delle Società e su altre piattaforme, è nato con l’obiettivo di informare e sensibilizzare precocemente le giovani studentesse e i giovani studenti e i loro genitori nei confronti della patologia. “Abbiamo deciso di rilanciare il video attraverso i social proprio in questa giornata- commentano da AIMO- nella quale si ricordano ogni anno le patologie rare come il cheratocono e di farlo rivolgendoci in particolare alle mamme, sempre sensibili alla salute dei loro figli”. La campagna andrà avanti fino a fine marzo attraverso le piattaforme di Facebook e Instagram.

COS’È IL CHERATONO

Il cheratocono è una malattia degenerativa caratterizzata da un progressivo assottigliamento della cornea e da uno sfiancamento conico del profilo corneale, che inducono l’insorgenza di un forte astigmatismo irregolare. Il cheratocono ha un’incidenza stimata in un caso ogni 2mila nati all’anno ma, secondo studi clinici recenti, l’incidenza potrebbe essere anche maggiore, oscillando intorno a un caso ogni 600 (o addirittura 320) nati per anno. È inserita nel Registro delle Malattie Rare. Colpisce più frequentemente il sesso maschile, i bambini, gli adolescenti e i giovani, con possibilità di progressione in genere fino ai 35-40 anni. Quanto ai sintomi, inizialmente sono simili a quelli di una semplice miopia: il soggetto vede sfocato da lontano, successivamente la qualità della visione inizia a peggiorare e compare una sbavatura intorno alle immagini, soprattutto di notte, con la percezione di aloni e distorsioni attorno alle sorgenti luminose. Talvolta si ha la percezione di immagini doppie e può essere presente anche una intolleranza alla luce. Una diagnosi precoce permette un trattamento precoce con terapie conservative che permettono quasi sempre di evitare interventi più invasivi. Al link il video: https://www.oculistiaimo.it/iniziative-e-media/cheratocono.html

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

SPETTACOLO – È morto a 84 anni il giornalista e conduttore tv Maurizio Costanzo

È stato uno dei grandi protagonisti della televisione italiana, prima in Rai e poi su Mediaset
ROMA – È morto oggi a Roma il giornalista Maurizio Costanzo. Il conduttore del celebre ‘Maurizio Costanzo Show’ aveva 84 anni. La notizia è stata diffusa dal suo ufficio stampa. Nato nella Capitale il 28 agosto 1938, Costanzo è stato uno dei grandi protagonisti della televisione italiana, prima in Rai e poi su Mediaset. Il giornalista era sposato dal 1995 con Maria De Filippi.
LA CARRIERA DI MAURIZIO COSTANZO
Costanzo aveva iniziato la carriera giornalistica all’età di 18 anni nel giornale Paese Sera. Negli anni ’60 aveva cominciato anche a svolgere il ruolo di autore radiofonico e sceneggiatore. E aveva lavorato anche nel mondo della musica: Costanzo è il co-autore del testo di ‘Se telefonando’, canzone portata al successo da Mina nel 1966.
Negli anni ’70 e ’80 Maurizio Costanzo era diventato uno dei volti più riconoscibili della televisione: prima alla Rai, con uno dei primi esempi di talk show, ‘Bontà loro‘, e poi con il passaggio a Mediaset e la conduzione della trasmissione che è diventata il suo più grande successo, il ‘Maurizio Costanzo Show‘, in onda dal 1982 al 2009 e poi dal 2015 a oggi. Un altro programma a cui Costanzo è stato legato a lungo è ‘Buona domenica‘, in onda dal 1985 al 1987 e poi dal 1991 al 2008.
Nel 1999 Costanzo venne nominato presidente di Mediatrade, la società del gruppo Mediaset dedicata alle fiction. Ma nel corso degli anni era tornato più di una volta a lavorare con la Rai, tra gli altri con lo show in seconda serata ‘S’è fatta notte’. Costanzo aveva lavorato anche in radio (l’ultima esperienza con Rtl 102.5 e il ‘Radio Costanzo Show’) e collaborato con diversi giornali. Uno dei suoi ultimi ruoli extratelevisivi è stato quello di responsabile delle strategie di comunicazione della Roma, squadra di cui era grande tifoso.
Parallelamente alla carriera televisiva, Costanzo aveva continuato a portare avanti quella di sceneggiatore, scrivendo diverse piece teatrali. E aveva recitato anche come attore (l’ultimo ruolo in ‘Caterina va in città’ di Paolo Virzì del 2003).
Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ALIMENTAZIONE & CIBO – Ecco la dose di vino consigliata. La storia dello “Spritz”

Lo Spritz- Prosecco, Limoncino e foglie di menta

L’azienda trevigiana Bottega ha deciso di apporre sulle proprie bottiglie la scritta: “Vi suggeriamo un consumo massimo giornaliero di due calici”.

Non si placano le polemiche sulle etichette del vino con relativi  avvertimenti per la salute tra l’Irlanda, paese che è stato autorizzato dalla Commissione dell’Unione europea a scrivere che il vino fa male, equiparandolo di fatto a sostanze cancerogene come le sigarette, alcuni Paesi produttori (Italia, Francia e Spagna in primis) e il nostro ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida che, per provocazione, suggerisce di scrivere “Il vino nuoce gravemente alla salute di chi non lo beve”.

In questo baillame ecco una notizia che potrebbe rasserenare gli animi. E’ l’iniziativa dell’azienda trevigiana Bottega, che, prima in Italia, decide di apporre sulle proprie bottiglie la dicitura “Vi suggeriamo un consumo massimo giornaliero di due calici”, scritta all’interno di un cuoricino.


Sandro Bottega: “Dobbiamo educare al bere consapevole e moderato”

 È lo stesso Sandro Bottega, patron dell’azienda (tra i principali produttori italiani di vino, in particolare Prosecco e distillati), a spiegare questa scelta:
“Medici e politici, produttori e consumatori hanno detto delle cose giustissime: l’alcol fa male, ma se consumato in quantità moderata è un male che il nostro corpo riesce a tollerare bene.
Altri hanno detto delle sciocchezze senza basi scientifiche, compresa la dimensione del cervello.
Noi siamo sempre stati sensibili al concetto bere bene fa bene e addirittura già 30 anni fa distribuivamo un opuscolo nelle scuole per insegnare ai giovani cosa significasse “bere bene”, oppure distribuivamo i nostri cataloghi con il carattere Braille, anche per far presente che l’eccesso di alcol porta alla cecità, oppure ancora abbiamo dato supporto agli enti che si occupavano del reintegro degli alcolisti.
L’impegno sociale della nostra azienda non si è mai fermato, l’educazione al bere è proprio il primo atto da fare prima ancora di iniziare a bere. Ecco che abbiamo deciso di sintetizzare tutte queste cose, indicando in etichetta il consumo massimo suggerito di un alcolico, quindi due bicchieri al giorno di vino.”

Un invito all’equilibrio e alla moderazione. “In medio stat virtus”
“Non è un’imposizione – sottolinea Sandro Bottega – né un invito al consumo e, soprattutto, nemmeno un avvertimento terroristico come in Europa si è discusso, ma è un modo per educare: tutti dobbiamo fare la nostra parte cercando una reciproca comprensione che speriamo arrivi anche dalla politica, che molto spesso, prima di parlare, deve studiare la materia”, conclude Sandro Bottega.
Insomma, una ricerca dell’equilibrio e della moderazione, che già gli antichi avevano individuato come la strada migliore da percorrere rifuggendo gli estremi: “In medio stat virtus.”

Il Lemon Spritz in lattina, coktail a bassa gradazione alcolica
Altra novità in casa Bottega è il Leon Spritz in lattia e in bottiglietta mignon. La sempre maggior richiesta da parte del mercato di cocktail “ready to drink” ha spinto l’azienda trevigiana a realizzare la versione premix del proprio Lemon Spritz.
Questo nuovo prodotto, caratterizzato dalla bassa gradazione alcolica, è un cocktail pronto da servire a base di spumante, Limoncino Bottega e foglie di menta. È disponibile in bottiglia da 20 cl e in lattina da 25 cl.

La storia dello “Spritz” nel Nordest è legata al periodo asburgico

Lo Spritz è un aperitivo che nasce nel Nordest, dove ha le sue radici da più di cento anni, in particolare a Venezia, Padova, Trieste e Treviso. Si ritiene che sia nato durante il periodo della dominazione asburgica. Il suo nome deriverebbe dal verbo tedesco “spritzen” che significa “spruzzare”. In origine era vino bianco allungato con acqua.
Successivamente è stato arricchito dal Seltz, che lo ha reso frizzante, e dall’impiego di bitter che lo ha macchiato di rosso, accrescendone il grado alcolico.
Negli ultimi dieci anni lo Spritz è diventato anche all’estero un simbolo del Made in Italy. Tra le varianti più apprezzate il Lemon Spritz, ideato da Bottega, che sostituisce il bitter con il Limoncino, dando origine a un drink fresco, dal sapore avvolgente e mediterraneo.
Lemon Spritz Premix è quindi un cocktail pronto da servire, ideale per chi vuole ottimizzare i tempi, abbinando qualità e praticità.

Fonte: OlioVinoPeperoncino

EVENTI – A Fontana Liri uno spettacolo tutto da vivere “Vittorio Marsiglia 80 Show”

FONTANA LIRI – Tante risate al Centro Polifunzionale di via Fiume, dalle ore 18, domani 22 febbraio, per lo spettacolo di Vittorio Marsiglia “Vittorio Marsiglia 80 Show”.

Quattro i protagonisti per uno spettacolo vivace e coinvolgente e che ci riporta indietro nel tempo: Vittorio Marsiglia, l’ultimo re della macchietta napoletana; Mariano Perrella, chitarrista, cantante e leader del gruppo i Pandemonium; la cantante Isabella Alfano e al piano il maestro Mario Vicari. Un ensemble armonico e ben collaudato che dà vita a uno spettacolo piacevolissimo che alterna sapientemente pezzi vincenti di Vittorio Marsiglia, rievocando il varietà dai primi del 900, alle canzoni napoletane più belle, più emozionanti, con la splendida interpretazione di Isabella Alfano.

Non fatevelo raccontare…

Audio luci: Arcenews MediaService

CASALATTICO – Cerimonia del tri-centenario dell’istituzione del Comune ed i festeggiamenti del santo patrono, San Barbato 

CASALATTICO – Si è svolta questa mattina la cerimonia del tricentenario e i festeggiamenti in onore del santo patrono, San Barbato, a Casalattico alla presenza del Vescovo, S.E. Monsignor Antonazzo, delle amministrazioni locali e del Presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini, che su delega del Presidente della Provincia, Luca Di Stefano, ha portato i suoi saluti e presenziato alla cerimonia.

«Con grande piacere ho preso parte a questa cerimonia, portando i saluti del Presidente della Provincia, Luca Di Stefano, dal quale sono stata delegato a rappresentare l’Ente. La provincia, grazie al volere di questa nuova compagine amministrativa, è sempre più presente e vicina a tutte le realtà del nostro territorio perché diventi il punto di riferimento di tutti i comuni che la compongono. E partecipare ad un evento di questo spessore per la città di Casalattico, era doveroso perché è un momento in cui la memoria storica è testimonianza pura delle nostre tradizioni e faro per le giovani generazioni. Un borgo come Casalattico è ricco di una storia che deve essere tramandata e custodita». Così il Presidente del Consiglio Provinciale, Gianluca Quadrini.

AMBIENTE – Stop alle auto a benzina e a diesel dal 2035, c’è l’ok definitivo del Parlamento europeo

Il Parlamento europeo ha stabilito in via definitiva le nuove norme per ridurre le emissioni: dal 2035 stop alle macchine inquinanti a benzina e diesel

ROMA – Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva i nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di CO2 di autovetture e veicoli commerciali leggeri di nuova produzione. Con 340 voti favorevoli, 279 voti contrari e 21 astensioni, i deputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio sugli obblighi di riduzione delle emissioni di CO2 per nuove auto e nuovi furgoni, in linea con gli ambiziosi obiettivi climatici dell’UE.

La legislazione approvata prevede l’obbligo per nuove autovetture e nuovi veicoli commerciali leggeri di non produrre alcuna emissione di CO2 dal 2035. L’obiettivo è quello di ridurre del 100% le emissioni di questi tipi di veicoli rispetto al 2021. Gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 sono stati fissati al 55% per le autovetture e al 50% per i furgoni. Dopo il voto finale in Aula, il Consiglio UE dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

COMPRARE MACCHINE A EMISSIONI ZERO SARÀ MENO ONEROSO

“La normativa incentiva la produzione di veicoli a basse e a zero emissioni. Inoltre, contiene un’ambiziosa revisione degli obiettivi per il 2030 e l’obiettivo emissioni zero per il 2035, cruciale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050”, spiega il relatore Jan Huitema (Renew, NL). Questi obiettivi “offriranno chiarezza per l’industria automobilistica e stimoleranno l’innovazione e gli investimenti dei costruttori. Acquistare e guidare autovetture a emissioni zero diventerà meno oneroso per i consumatori e porterà a un rapido sviluppo del mercato di seconda mano. Guidare in modo sostenibile diventerà accessibile a tutti”, aggiunge Huitema.

Entro il 2025, la Commissione presenterà una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di CO2 durante tutto il ciclo di vita delle auto e dei furgoni venduti sul mercato dell’UE. La metodologia sarà accompagnata da proposte legislative, se opportuno.

Entro dicembre 2026, la Commissione monitorerà il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante ed energia. Inoltre, la Commissione presenterà una metodologia per l’adeguamento delle emissioni di CO2 specifiche per i costruttori.

È prevista un’esenzione totale per chi produce meno di 1.000 nuovi veicoli l’anno.

I costruttori con un volume annuo di produzione limitato (da 1.000 a 10.000 nuove autovetture o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni) possono avvalersi di una deroga fino alla fine del 2035.

GLI INCENTIVI ALLE VENDITE

L’attuale meccanismo di incentivazione di veicoli a zero e a basse emissioni (ZLEV) sarà adattato per rispondere all’andamento previsto delle vendite: ci saranno obiettivi più bassi di riduzione per quei costruttori che vendono un maggior numero di veicoli con emissioni da zero a 50g CO2/km, quali i veicoli elettrici e veicoli elettrici ibridi efficienti. Dal 2025 al 2029, il fattore di riferimento ZLEV è stato fissato al 25% per le vendite di nuove autovetture e al 17% per i nuovi furgoni. A partire dal 2030, questo incentivo sarà rimosso. Con cadenza biennale, a partire dalla fine del 2025, la Commissione pubblicherà una relazione per valutare i progressi compiuti nell’ambito della mobilità a zero emissioni nel trasporto su strada.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CASSINO – La Fiaccola benedettina ‘Pro pace et Europa una’ Benedetta da Papa Francesco e visita alle tombe di S. Pietro, Benedetto XVI e Paolo VI

La Fiaccola benedettina ‘Pro pace et Europa una’ è arrivata in Vaticano e durante l’udienza in Aula Nervi è stata benedetta da Papa Francesco, prima di visitare le tombe di San Pietro e dei papi Benedetto XVI e Paolo VI.

Infatti, subito dopo la benedizione, le delegazioni delle tre città benedettine di Norcia, Subiaco e Montecassino guidate dai rispettivi sindaci e dai rappresentanti religiosi delle Comunità monastiche di riferimento è stata portata alla tomba di San Pietro prima e di Papa Benedetto XVI poi, così vicino nella sua vita alle abbazie benedettine e alla vita consacrata.

Dom Luigi Maria Di Bussolo in rappresentanza della Comunità di Montecassino ha guidato la preghiera sulla tomba di San Pietro, dopodiché le delegazioni si sono spostate per raggiungere la tomba di Papa Benedetto XVI e lì è stato padre Benedetto, Priore di Norcia a guidare la preghiera.

Alla tomba di Benedetto XVI è stata deposta una Fiaccola con i nomi delle tre città – gemellate nel nome del Fondatore del monachesimo occidentale – che verrà poi accesa il 21 marzo giorno del transito di San Benedetto, così come accadrà in tutti i monasteri d’Europa visitati fino ad oggi dalla Fiaccola.

Innanzi alla tomba di San Paolo VI, che da Papa ha proclamato San Benedetto Patrono primario d’Europa, arde la stessa Fiaccola da lui portata in dono all’Abbazia di Montecassino in occasione appunto della consacrazione della Basilica Cattedrale il 28 ottobre del 1964. E quella fiaccola sarà accesa dalla fiamma della Fiaccola benedettina ‘Pro pace et Europa una’ al suo arrivo a Montecassino, al termine del suo viaggio.

Poi, le delegazioni si sono spostate per raggiungere la Basilica papale di San Paolo fuori le mura dove ad attenderli c’era S. Eminenza il Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica, e l’Abate di San Paolo fuori le mura Dom Donato Ogliari – Amministratore Apostolico di Montecassino – che per molti anni ha preso parte al viaggio della Fiaccola in Europa e lo farà anche questo anno.

Sulla tomba di San Pietro il Cardinale Harvey ha recitato una preghiera seguita da un saluto dell’abate Donato alle delegazioni: “Aggiungo il mio benvenuto a quello del Cardinale Harvey. Vorrei sottolineare il significato della vostra venuta qui a San Paolo per la prima volta dopo la benedizione della Fiaccola da parte del Papa. Siete stati sulla tomba dell’Apostolo Pietro ed ora su quella dell’apostolo Paolo: due apostoli indivisibili. È bello poter riandare alle origini della nostra fede, in fondo diciamo sempre che il significato profondo della Fiaccola pro pace Europa una è quello di riandare alle radici cristiane dell’Europa e qui siamo alle radici del Cristianesimo. Questi due grandi Apostoli l’uno segno di unità e comunione della chiesa e l’altro l’apostolo delle genti, il dottore delle genti che ha diffuso il Vangelo in tutto il mondo del Mediterraneo allora conosciuti. È quindi significativo che la Fiaccola di S. Benedetto si incontri con questi due testimoni. Non solo quindi plaudo all’iniziativa ma credo che questo raccordo profondo con Pietro e Paolo renda ancora più profonda la nostra Celebrazione e con essa il viaggio della Fiaccola che si concluderà nelle tre città benedettine di Norcia, Subiaco e Cassino”.

Al termine una breve visita della Basilica con l’Abate Donato.

Prossime tappe il 20 febbraio per la presentazione del marzo benedettino alla stampa e poi Norcia il 25 febbraio con l’accensione della Fiaccola all’interno della cripta della Basilica di San Benedetto.

Fonte Radio Cassino Stereo