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CULTURA – Dopo Alatri, Collepardo e Montecassino oggi sabato 17 Ferentino in TV a “Paese che Vai”

FERENTINO – Dopo Alatri, Collepardo, e Montecassino continua il viaggio delle Meraviglie in Ciociaria con Ferentino a “Paese che Vai”. Sabato 17 dicembre, alle ore 11, sul canale nazionale 264 DDT di Cusano Italia TV, una bellissima puntata condotta da Pina Giordano con la speciale partecipazione di Sergio Cesarini.

Durante la trasmissione vedremo anche le possenti mura di cinta megalitiche, onore e vanto della città, che tanto stupore ed ammirazione suscitano ancor oggi per le dimensioni incredibili dei massi, la tecnica sopraffina di costruzione e l’armonia delle forme. Celeberrima in tal senso è la descrizione che ne fece Marianna Candidi Dionigi nella sua famosa opera “Viaggi in alcune città de Lazio che diconsi fondate da dio Saturno” pubblicata nel 1809 e corredata anche da piantine ed illustrazioni pittoriche.

Gli oltre 2500 metri di cerchia muraria esterna, in buona parte ancora conservati, l’Acropoli con il poderoso bastione dell’avancorpo, i possenti ieroni a difesa delle 12 porte di ingresso, tra cui le celeberrime porta Sangunaria, Porta Casamari e Porta Pentagonale, gli stupendi tratti di mura poligonali, l’affascinante percorso sotterraneo di Grotta Para, completamente architravato con grandi pietre ciclopiche, rendono Ferentino un luogo unico al mondo, che ha affascinato da sempre studiosi e viaggiatori.

Ma oltre alle mura e alle porte molte altre sono le testimonianze ancor oggi conservate dello splendore antico: il Mercato Coperto e il Teatro Romano, il Testamento di Aulo Quintilio Prisco, inciso nella viva roccia, i resti dell’acquedotto e del basolato stradale (per Ferentino transitava l’importante via Latina), le tracce delle antiche terme, le numerose epigrafi.

Vedremo anche il bellissimo centro storico e tante altre sorprese, anche enogastronomiche, da non perdere.

Il programma dedicato Ferentino, (in onda dalle 11 alle 12.30) si può seguire anche in Streaming online/app.

Sabato 24 dicembre, andremo a scoprire Isola Liri ed Arpino

CRONACA – Un ennesimo raggiro agli anziani. Scoperto dagli agenti della Polizia di Stato

Gli agenti della Polizia di Stato nello scorso fine settimana hanno fermato una Fiat Panda sull’autostrada A/1 con due persone a bordo, un uomo ed una donna.

Poiché gli stessi mostravano nervosismo al momento del controllo, i “centauri” della Polizia Stradale di Cassino decidevano di effettuare una perquisizione veicolare e personale.

Nel cassetto porta oggetti del veicolo, veniva rinvenuto un marsupio con all’interno una scatola contenente vari preziosi mentre addosso al passeggero veniva trovata la somma di euro 5.000.

Gli accertamenti presso gli uffici permettevano di individuare la persona ed il luogo dell’avvenuta truffa.
Questa volta la vittima residente a Civitavecchia riceveva una telefonata da parte di un suo “nipote” che le chiedeva di pagare una somma pari a euro 4.500 poiché il di lui padre non aveva pagato ed era trattenuto dai Carabinieri. 
Nel frattempo una persona si recava a casa della donna che in stato di agitazione ed ansia consegnava oltre che denaro anche oggetti in oro.

Uno dei due fermati veniva riconosciuto come l’uomo recatosi presso l’abitazione della signora, pertanto su disposizione della Autorità Giudiziaria venivano entrambi arrestati e posti ai domiciliari. La refurtiva invece veniva riconsegnata all’ incredula signora.

Dall’inizio dell’anno gli agenti della Polizia Stradale di Cassino hanno arrestato oltre 20 persone dedite a tale lucrosa e facile attività delittuosa che, sembra sia diventata una comoda modalità per “sbarcare il lunario” approfittando della buona fede delle persone anziane.

Fonte Polizia di Stato – Frosinone

CULTURA – Cassino e Montecassino oggi in TV a “Paese che Vai” e sabato prossimo Ferentino

Dopo Alatri e Collepardo continua il viaggio delle Meraviglie in Ciociaria con Cassino e Montecassino a “Paese che Vai”. Sabato 10 dicembre, alle ore 11, sul canale nazionale 264 DDT di Cusano Italia TV, una bellissima puntata condotta da Pina Giordano con la speciale partecipazione di Sergio Cesarini.

Durante la puntata vedremo che la città si sviluppa ai piedi del colle su cui sorge la celebre Abbazia di Montecassino.

I primi insediamenti sono sorti nelle caverne della collina, perché nella vallata vi era un bacino lacustre. Sono stati rinvenuti reperti che attestano la presenza umana risalenti al Neolitico; nell’Età del ferro si dovrebbe essere formato uno stanziamento attestato dalla presenza di una necropoli.

Luogo storicamente strategico per le comunicazioni tra il centro e il sud d’Italia, Cassino è stata per secoli il centro amministrativo della Terra di San Benedetto. Nota anche come Città Martire, venne distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruita nel dopoguerra. La città fu fiorente in epoca romana col nome di Casinum: ebbe un anfiteatro, un teatro, diversi templi, terme nella villa di Varrone, due fori per il commercio e gli affari, un imponente acquedotto di oltre 22 km. Sontuose ville di potenti di Roma sorsero nel territorio di Cassino.

Casinum fu un fiorente centro romano dell’antico Latium situato lungo l’antica via Latina. Dopo la fine dell’Impero Romano la città fu distrutta dall’invasione dei Longobardi.

Nel 529 a.C. San Benedetto da Norcia scelse il colle di Montecassino per fondare il suo primo convento al posto di un tempio pagano dedicato al dio Apollo. Da quel momento non lascio più Monte Cassino: qui scrisse la famosa Regola Benedettina che divenne il principio fondatore per il monachesimo occidentale. L’Abbazia di Montecassino divenne un modello per il monachesimo occidentale ed uno dei maggiori centri culturali europei per tutto il Medioevo. Sono conservati nell’abbazia i primi documenti ufficiali scritti in volgare italiano, i Placiti Cassinesi.

Nel 744 l’abbazia assunse autonomia politica e Cassino divenne il centro amministrativo del territorio circostante: nel periodo di massima estensione la Terra di San Benedetto, questo il nome dello stato feudale, si protraeva da Cassino fino al Mar Tirreno.

A ausa della sua collocazione geografica e della sua posizione protetta, il monastero e la città rimasero in tutte le epoche coinvolti in vicende militari, che distrussero varie volte sia l’abbazia che la sottostante città.

E’ importante ricordare che nel 1930 fu inaugurata la funivia che collegava il centro di Cassino all’abbazia. La funivia, tuttavia, non sopravvisse agli orrori della guerra che sconvolsero di lì a poco l’Italia e che videro Cassino uno dei centri più colpiti della Seconda Guerra Mondiale.

Cassino, situata sulla Linea Gustav, fu per mesi al centro degli scontri tra i tedeschi e gli Alleati.

Il 15 febbraio 1944, credendo erroneamente che i tedeschi si fossero nascosti nell’abbazia, gli Americani bombardarono il monastero, distruggendo uno dei principali simboli della cristianità. Esattamente un mese dopo la stessa sorte toccò alla città di Cassino che fu completamente rasa al suolo

Per questo Cassino meritò l’attribuzione della Medaglia d’oro al valor militare ed è nota con il nome di Città Martire

Il programma dedicato a Cassino e Montecassino, (in onda dalle 11 alle 12.30) si può seguire anche in Streaming online/app.

Sabato prossimo, 17 dicembre, andremo a scoprire Ferentino

POLITICA – Regionali Lazio: Intervento del segretario organizzativo provinciale S.I. Giovanni Nardone

FROSINONE – «Apprendo a mezzo del comunicato firmato dal Segretario Regionale Massimo CERVELLINI che, Sinistra italiana non presenterà il simbolo del partito alle prossime elezioni del Lazio. Tutto ciò in seguito alla decisione della segreteria regionale di SI che ha scelto all’unanimità di non sostenere alle prossime elezioni regionali il candidato del Pd e Terzo polo Alessio D’Amato. Europa verde, invece, da quello che sembra, ha scelto di continuare le interlocuzioni con quello che oggi è ancora l’assessore alla Sanità della Regione. La scelta di non stare con il Pd ed il Terzo Polo Centrista di Calenda e Renzi è connessa all’evidente incompatibilità su elementi portanti e un profilo politico a guida Calenda. Visto che non c’è un tempo infinito, si partirà presto con le interlocuzioni con il Movimento 5 stelle e con le altre forze di Sinistra, mentre i verdi purtroppo li vediamo ancora attratti dal questo con il PD ed i centristi. Questo sostanzialmente è quanto ha annunciato al termine della riunione il nostro segretario regionale del partito e la cosa mi trova completamente d’accordo. Purtroppo già dopo la fine della campagna elettorale del 25 settembre che, di fatto ha consegnato il paese in mano al centrodestra, mi sembrava che ci fosse la necessità di incominciare a fare alcune riflessioni sui molti errori complessivamente dalla coalizione di centrosinistra e dalla nostra alleanza sinistra–verdi, a cui si è aggiunto nelle ultime settimane il “caso Aboubakar Soumahoro” che, a mio giudizio è stato gestito male sia dallo stesso parlamentare che da chi sponsorizzò la sua candidatura. Il momento politico attuale non nascondo che sia molto difficile e vedremo come si evolverà la situazione politica a tutti i livelli ma una cosa è certa: dissi in tempi non sospetti che bisognava incominciare ad interloquire con i CINQUE STELLE di CONTE. Mi sembra che a questo punto l’occasione si è presentata, forse in maniera traumatica ma non ci possiamo astenere da praticarla. La prospettiva delle prossime elezioni regionali del 2023 che, purtroppo si svolgeranno in pieno inverno, andandoci a creare anche ulteriori difficoltà logistiche, ci dice che sarà una competizione durissima, in cui soprattutto nella nostra provincia comporterà la necessità di combattere una battaglia comune per comune alla ricerca del consenso. Immagino che si dovrà fare un’operazione di tipo chirurgico, prevedendo già nella composizione della lista che, sarà probabilmente l’opportuna sintesi di soggetti non solo della nostra comunità partitica ma di ogni genere di pluralismo della sinistra e possibilmente di amministratori locali di mettere in campo i migliori. A mio avviso sarebbe stato più utile arrivare a tale scadenza elettorale con un unico partito, espressione delle varie anima della sinistra ma i tempi ristretti, nonché le difficoltà di dialogo non ce l’hanno permesso. In ogni caso tenendo bene a mente gli errori fatti con le politiche, Sinistra Italiana deve essere attenta ad operare in maniera pragmatica, senza farsi fuorviare da falsi profeti o dai messia di turno. Proprio parlando di falsi profeti, voglio togliermi qualche sassolino dalle scarpe, connesso con la gestione della campagna elettorale delle politiche dal punto di vista programmatico soprattutto nella nostra provincia dove se fossimo stati più attenti, avremmo certamente raggiunto risultati migliori. Dall’ analisi di risultati abbiamo evinto che, elettoralmente il nostro è stato un consenso a macchia di leopardo ed i picchi maggiori sono riscontrabili in quei comuni dove è stata realizzata una campagna di propaganda capillare, casa per casa, parlando con i potenziali elettori non soltanto di diritti civili seppur importanti ma soprattutto alla “pancia della gente” sempre in maggiore difficoltà per l’aggravarsi dei problemi economici e la mancanza di lavoro soprattutto per i giovani. Per le prossime consultazioni cercheremo di esprimere candidature di genere che facciano dell’ecosostenibilità, del potenziamento della sanità e dei trasporti pubblici il nostro cavallo di battaglia, ovviamente non nascondendo che la situazione è particolarmente complessa e non ci sono in questo momento soluzioni univoche. Tuttavia credo che bisognerà impegnarsi a fondo perché ce lo chiedono le fasce sociali più fragili della nostra Ciociaria e dobbiamo ripartire con un motto netto e chiaro: Andiamo avanti perché indietro non si torna!!!!!!»

Giovanni NARDONE. Segretario Organizzativo Provinciale SINISTRA ITALIANA di Frosinone.

FONTANA LIRI – Il paese diventa capitale del cinema d’autore. “Premio Mastroianni” Domenica i riconoscimenti con tanti ospiti illustri

FONTANA LIRI – Il grande cinema sbarca in paese nel segno e nel ricordo di Marcello Mastroianni. La settima edizione del premio dedicato al celebre attore è in programma al Centro polifunzionale di via Fiume domenica 11 dicembre, alle 17.30.

La rassegna cinematografica, presentata da Massimo Marzilli e con la direzione artistica di Gerry Guida, è patrocinata da Regione Lazio, Comune di Fontana Liri, “Lazio Crea” e “Centro studi, ricerche e documentazione Mastroianni” presieduto dalla professoressa Santina Pistilli.

Saranno consegnati attestati a otto personaggi legati alla storia e alla magia del cinema. Questi i premiati: Carlotta Bolognini, produttrice cinematografica, figlia del produttore Manolo e nipote del regista Mauro; Chiara Caselli, attrice protagonista del film “Al di là delle nuvole” di Michelangelo Antonioni e premio Nastro d’Argento per il film “Dove siete? Io sono qui”; Eleonora De Angelis, direttrice di doppiaggio e voce ufficiale di numerose star hollywoodiane; Alessio Marzilli, regista, noto per il suo contributo al programma tv “Propaganda live”; Antonella Ponziani, attrice, premio David di Donatello e Nastro d’argento per la pellicola

“Verso Sud”; Ricky Tognazzi, sceneggiatore e produttore, figlio dell’indimenticabile Ugo, regista di film di successo come “Ultra” e “Vite strozzate”; Luciano Tovoli, eclettico direttore della fotografia; Luca Verdone, regista di “La Bocca” e “Alberto il grande”.

Il premio consiste in una raffinata creazione dell’artista Franco Bianchi-Poteca, autore anche di una luminosa installazione in piazza Trento, in ricordo del famoso attore fontanese.

Da Ciociaria Editoriale Oggi – Giuseppe Casciano

ALIMENTAZIONE & SALUTE – Cibo sintetico? Col cavolo mi facciano mangiare hitech

Sul nostro cibo sono anni che ci prodighiamo a difenderlo, anche grazie alle iniziative della Coldiretti che mille volte hanno portato in piazza agricoltori e allevatori a protestare per far valere la qualità e specialità dei prodotti italiani.
Nel mondo ci invidiano, molte volte ci copiano e troppo spesso truffano i consumatori confondendoli con etichette e simboli del nostro Paese.
La nuova minaccia è rappresentata dal cibo “sintetico” o meglio «dalla carne prodotta da cellule staminali prelevate da un feto all’interno di un bioreattore, ma anche latte, pesce e miele potrebbero presto invadere le nostre tavole senza essere passati da stalle, mari e laghi o alveari», come denuncia il Presidente di Coldiretti.
Prodotti “finti”, di sintesi o sintetici, potrebbero presto, già dal 2023, inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hitech, stanti le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio a livello Ue.
I nomi sono ben noti e Coldiretti li elenca.

Raccolta firme
Qualche settimana fa è scattata in tutto il territorio nazionale la raccolta firme promossa da Coldiretti unitamente a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia, «per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy».
Oltre ai semplici cittadini, hanno firmato ministri, parlamentari, rappresentanti di Regioni e Province, Sindaci, personalità della cultura, dello sport e dello spettacolo, imprenditori.
E non sono mancati sacerdoti e Vescovi, in occasione della 72esima Giornata del Ringraziamento della Chiesa Cattolica, che (guarda caso) verteva sul tema: “Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie”.

Obbrobrio e dis-gusto
Cibo prodotto in laboratorio¬, al latte e formaggi senza mucche, pesce senza mari, e magari e magari le uova senza galline, il miele senza le api: stiamo scherzando?
Il solo pensiero di essere costretta a mangiare questa roba coltivata in vitro mi fa venire la nausea, piuttosto preferisco la fame, patate e carote ogni giorno … se le lasceranno coltivare nella terra.
Sono sicura di essere in buona compagnia.
La forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali è registrata anche dal Censis secondo cui l’84% degli italiani, di ogni età e ceto sociale, si dichiara contrario all’idea che cibi prodotti in laboratorio possano sostituire quelli coltivati in agricoltura.
L’agricoltura deve tornare al centro della nostra economia e non dipendere dalle lobby internazionali del cibo in provetta.
E non per niente in questa nuova legislatura al nome di due Ministeri sono state aggiunte le parole della “sovranità alimentare” e “del Made in Italy”.
Che c’è da stupirsi? Che c’è da “sfrucugliare” sopra? Macron può usare la parola “sovranità” per tre dei suoi Ministeri e noi no? La UE gli ha detto qualcosa?
Insomma, come non arretriamo davanti alle perfide pensate UE del Nutriscore, di lettere e colori per inebetire sulle qualità nutrizionali del nostro cibo, della attribuzione di una pericolosità cancerogena al nostro vino e al nostro vero Parmigiano Reggiano (mentre le Chips vengono promosse), e come non ci scomodiamo se crudisti e vegani vogliono nutrirsi solo di verdure basta che ci lascino in pace a tavola, e come non ci inorridiremo più di tanto quando verranno immessi nel mercato vermi, scarafaggi, grilli e vespe caramellati, fritti o trasformati in farina, basta che se li mangino nelle mense del Parlamento europeo.
Anche se ancora non riesco a capire perché nei supermercati rionali mi tocca vedere (e non comperare) porro della Germania, bulbi di sedano olandesi, asparagi bianchi del Cile, pomodori del Marocco, e non mi ricordo cosa altro del Sud Africa e così via.
I prodotti italiani vanno all’estero e almeno di questo sono contenta.

Da EgNews OlioVinoPeperoncino – Maura Sacher

POLITICA – Cancelli chiusi per lo stabilimento di Cassino: Gianluca Quadrini interviene a sostegno dei dipendenti e dell’economia del territorio 

CASSINO – Un altro stop per i dipendenti Stellantis. A causare il fermo lavorativo è la mancanza di materiali utili a continuare l’attività produttiva. Gianluca Quadrini, Presidente del Gruppo Provinciale della Lega e Delegato alle Attività Produttive e Sviluppo Economico Anci Lazio, interviene a sostegno dei tanto dipendenti e delle tante famiglie che, in prossimità del natale, sono costretti a stringere ulteriormente la cinta.

«Questa situazione sta continuando a penalizzare le attività di produzione dello stabilimento e di tutto l’indotto oltre che la perdita di salario per i lavoratori – così Quadrini afferma in un nota e continua – la politica di procurare materiale dall’estero, sicuramente per avere un maggior risparmio, sta condizionando, rallentando e danneggiando tutto ciò che ruota attorno allo stabilimento. Siamo al ridosso del Natale e pensare che ci saranno famiglie che dovranno fare i conti con una busta paga ridotta leva sicuramente il sorriso. Perché automaticamente la riduzione del loro potere di acquisto si ripercuoterà su tutta l’economia territoriale. Dico che da un’azienda che guarda al futuro ci si aspetta tutela e garanzia ma soprattutto la presa di coscienza di essere responsabile del benessere dei nostri territori e di nostri cittadini».

Fonte Ufficio stampa G. Quadrini

CULTURA – Musei gratis domenica 4 dicembre: ecco quali visitare

Dalle aree archeologiche di Pompei ed Ercolano e la Galleria degli Uffizi a Firenze, i luoghi della cultura da visitare gratuitamente

ROMA – Torna l’appuntamento con i musei statali gratuiti la prima domenica del mese. Il 4 dicembre si potrà accedere gratuitamente in tutti i musei, i parchi archeologici e i luoghi della cultura statali del Ministero della cultura aperti al pubblico. Le visite si svolgeranno negli orari ordinari di apertura degli istituti e dovranno avvenire nel pieno rispetto delle misure di sicurezza vigenti. Alcune sedi saranno visitabili solo su prenotazione. Si consiglia pertanto di preparare la visita consultando i siti dei singoli musei.

QUALI MUSEI VISITARE GRATUITAMENTE DOMENICA 4 DICEMBRE
Come sempre la lista dei luoghi che sarà possibile visitare gratuitamente è molto vasta e contiene alcuni dei siti più celebri del Bel Paese, come l’aree archeologiche di Pompei e di Ercolano e la Galleria degli Uffizi a Firenze. Nella Capitale si potrà accedere gratuitamente al parco archeologico del Colosseo, alla Galleria Borghese e quella di Arte Moderna, nelle Terme di Diocleziano e in quelle di Caracalla, solo per fare qualche esempio. È possibile visionare la lista completa a questo indirizzo: https://cultura.gov.it/domenicalmuseo.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CIBO/ALIMENTAZIONE – L’Ue detta regole sulla pizza napoletana: ecco quali resteranno fuori dai menù

Ogni giorno in Italia si sfornano 8 milioni di pizze: quali regole rispettare per ottenere il bollino dell’Unione europea

NAPOLI – L’Unione europea tutelerà la Pizza Napoletana Stg, mettendo al bando tutte le imitazioni del prodotto che non rispettano un disciplinare ad hoc. È stato infatti pubblicato in Gazzetta ufficiale il Regolamento di esecuzione Ue 2022/2313 con il quale l’organismo europeo ha dato il via libera alla riserva del nome “Pizza Napoletana” Stg. Il prodotto era già tutelato come specialità, ma la riserva del nome impedirà alle false pizze napoletane di essere indicate con questa dicitura nei menù di tutti i ristoranti d’Europa o nelle confezioni presenti negli scaffali dei supermercati.

I REQUISITI DELLA VERA PIZZA NAPOLETANA
Sarà possibile utilizzare il nome “Pizza Napoletana” solo se si rispetta il disciplinare che riguarda ingredienti, metodi di preparazione e cottura. Coldiretti ricorda l’elenco di riferimento: una vera pizza napoletana si rispettando: le ore minime di lievitazione, la stesura a mano della pasta, le modalità di farcitura, la cottura esclusivamente in forno a legna a una temperatura di 485°C e l’altezza del cornicione di 1-2 centimetri. Ci sarà, inoltre, il controllo di un ente terzo di certificazione.

OLIO, BASILICO, MOZZARELLA E POMODORI: QUALI PRODOTTI USARE
Ma i limiti non finiscono qui e riguardano anche l’utilizzo di materie prime di base che, per le loro peculiarità, non possono che essere di provenienza nazionale, come l’olio extravergine d’oliva, il basilico fresco, la mozzarella di bufala campana Dop e la mozzarella tradizionale Stg, esclusive per la variante con formaggio a pasta filata. Altri ingredienti necessari nella preparazione della ‘Pizza Napoletana’ sono i pomodori pelati o freschi, che “evidentemente – spiegano da Coldiretti – potranno dare nuovo slancio alla produzione di pomodoro nazionale, notoriamente riconosciuto per la sua grande qualità”.

OGNI GIORNO SI SFORNANO 8 MILIONI DI PIZZE
Il nuovo regolamento entra in vigore il 18 dicembre e “offre la possibilità di migliorare la trasparenza verso i consumatori sulla produzione di un piatto simbolo del Made in Italy, mettendo in sicurezza – osserva ancora la Coldiretti – la sua meritata fama internazionale, proprio alla vigilia del quinto anniversario dell’iscrizione dell’arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 6 dicembre 2017. Ma la pizza è anche la colonna portante di un sistema economico per un fatturato che ha superato i 15 miliardi di euro, con un’occupazione stimata in oltre 100mila addetti a tempo pieno, che diventano 200mila nel weekend. Ogni giorno solo in Italia si sfornano circa 8 milioni di pizze grazie all’utilizzo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CULTURA & TURISMO – Un successone la prima del “Trekking storico Aquinate”, evento organizzato dalla “Creativa Aquinate

AQUINO – Grande successo per la prima edizione del “Trekking storico Aquinate”, organizzata dalla neonata Officina Creativa Aquinate, organizzazione no profit costituita da un gruppo di persone libere che hanno deciso di mettere a fattor comune le proprie competenze al fine di diffondere cultura in modo inclusivo e solidale.

Il trekking ha attratto persone anche dai paesi limitrofi e perfino da Roma. Un gruppo nutrito di persone ha dato seguito ad una passeggiata sportiva amatoriale che ha toccato le bellezze storiche e archeologiche della cittadina di Aquino e della confinante Area archeologica Aquinum di Castrocielo, unite da un filo ultramillenario che abbraccia la storia di tutto il circondario della media Valle del Liri e perfino della parallela Valle di Comino. Durante il percorso é stata visitata anche la collezione di reperti preziosi conservati e spiegati dal Museo Comunale di Aquino e nella tappa della Chiesa della Madonna Libera si é fatta sinergia con altra associazione locale che ricostruisce la storia degli ultimi secoli attraverso ricerche genealogiche.

Avvincenti i corposi racconti di dettagli storici proposti dai Volontari di Officina che hanno fornito ai visitatori gli strumenti giusti per aggiungere alla vista delle meraviglie del luogo l’immaginazione delle vicende, come hanno dimostrato l’attenzione e la soddisfazione anche dei piú piccoli. Officina Creativa Aquinate centra il suo primo importante progetto all’aperto offerto alla comunità che dato il successo verrà riprogrammato nel tempo

Max Marzilli