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ARCE – Concerto lirico nel Parco: A Fregellae nelle domus del secondo secolo avanti Cristo nell’ambito dell’Estate arcese

ARCE – Un concerto lirico tra le domus del secondo secolo avanti Cristo. L’Amministrazione Comunale, tramite l’Assessorato alla Cultura e Turismo e il patrocinio e il contributo della Regione Lazio, organizza per oggi, Venerdì 12 agosto 2022, ore 21, ad ingresso libero, una serata straordinaria al Parco Archeologico di Fregellae di Isoletta.

Un concerto Lirico Vocale con la direzione artistica del Maestro Donato Di Stefano, prodotto dall’Associazione Vocal Art’s, all’interno della XII edizione del Lir’Opera Festival. La rappresentazione concertistica sarà composta da quattro cantanti lirici e un maestro pianista, tutti provenienti da tournée internazionali di grande successo, che si esibiranno in un repertorio classico con brani di Verdi, Puccini, Mozart, Donizetti, Rossini, Giordano e tanti altri.

«Grazie al lavoro svolto dall’Amministrazione comunale – ha detto il Sindaco Luigi Germani – siamo riusciti a riportare ad Arce un grande appuntamento con l’opera lirica che da molti anni mancava nel cartellone dell’Estate arcese. La particolare location del Parco Archeologico di Fregellae – ha aggiunto ancora il primo cittadino – farà da cornice ad un evento imperdibile a cui invito tutti a partecipare».

«L’esibizione – ha spiegato invece l’Assessore alla Cultura e Turismo Alessandro Proia – è inserita all’interno della XII edizione del Lir’Opera Festival. Ringrazio il direttore artistico, Maestro Donato Di Stefano, per aver raccolto il nostro invito a realizzare questo concerto tra le domus dell’antica colonia romana. Il nostro intento – ha concluso Proia – è quello di condurre lo spettatore ad un modalità di fruizione del patrimonio archeologico ancora poco sperimentata».

ARCE – Organizzata una settimana di centro estivo grazie all’assessorato alle Politiche sociali, dal 22 al 26 agosto

ARCE – Centri estivi, domande di partecipazione entro il prossimo 16 agosto.

L’Amministrazione comunale, per tramite dell’Assessorato alle Politiche Sociali, ha organizzato una settimana di centro estivo, dal 22 al 26 agosto, presso lo Sporting Health Club di Arce.

L’iniziativa è rivolta ai ragazzi (anche diversamente abili) residenti nel comune di Arce, in età compresa tra i 6 e i 14 anni non compiuti e ai giovani portatori di disabilità, in età compresa tra i 14 anni ed i 25 anni non compiuti.

L’intento dell’Amministrazione è quello di sostenere le famiglie con un’offerta educativa rivolta al benessere dei figli, al potenziamento delle attività volte a favorire il recupero sul benessere pisco-fisico rispetto alle criticità emerse per l’impatto dello stress pandemico e sui percorsi di sviluppo e crescita dei minori.

«L’Amministrazione comunale – ha detto il Sindaco Germani – grazie al lavoro dell’Assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia, è riuscita ad organizzare questa settimana di centro estivo per la fine di agosto. In più, la Giunta, interpretando le indicazioni di tutta la maggioranza, ha deciso di ampliare la partecipazione all’iniziativa anche ai giovani portatori di disabilità fino ai 25 anni, utilizzando risorse del bilancio comunale».

«Per la presentazione delle domande – ha spiegato invece l’Assessore Sisto Colantonio – c’è tempo fino a lunedì 16 agosto. Le famiglie interessate dovranno avere una certificazione ISEE in corso di validità con un valore non superiore ad euro 8.500. Per i giovani portatori di disabilità in età compresa tra i 14 e i 25 anni, invece, non è necessaria alcuna situazione reddituale. Gli interessati possono formulare specifica domanda sui moduli messi a disposizione dall’Amministrazione, reperibili sul sito del Comune www.comune.arce.fr.it, consegnandoli direttamente al protocollo dell’ente o via mail all’indirizzo ufficio.segreteria@comune.arce.fr.it».

ARCE – Sant’Eleuterio: Questa sera si apre il sipario con i festeggiamenti e domani sera Briga in concerto

ARCE – Tutto pronto per uno degli eventi più attesi dell’estate arcese 2022. Domani sera, 7 agosto, si esibirà sul palco di Piazza S. Eleuterio il famoso rapper e cantautore Briga. Un concerto, all’interno dei festeggiamenti del Santo Patrono e con il contributo e il finanziamento della Regione Lazio, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale di Arce ed in particolare dall’Assessore alla Cultura e Turismo Alessandro Proia.

Amatissimo da un pubblico più giovane, Mattia Briga è uno dei rapper e cantautori emersi dalla scuola più famosa d’Italia, quella di Amici di Maria De Filippi. Nato a Roma il 10 gennaio 1989, dopo aver vissuto per dodici anni a Parigi, torna a Roma negli anni del liceo. Terminati gli studi, viaggia in diversi paesi europei per oltre un anno. Nel 2006 è in Danimarca: qui decide di iniziare a scrivere musica hip hop. Nel 2008 vola a Madrid, città che gli permette di entrare in contatto con la propria scena musicale.

Il suo primo disco arriva nel 2010: è un EP autoprodotto, dal titolo Anamnesi. Il successo non è grande, ma gli basta per essere notato dall’etichetta indipendente Honiro, che lo prende sotto la propria ala. Due anni dopo dà alle stampe il suo primo vero album in studio: Alcune sere. Il debutto discografico gli permette di collaborare con diversi artisti della scena rap capitolina, come Gemitaiz e Coez.

La svolta della sua carriera è però l’ingresso nella scuola di Amici di Maria De Filippi. Qui il giovane rapper si fa conoscere dal grande pubblico, arrivando al secondo posto e vincendo il premio RTL 102.5 per il singolo L’amore è qua, il più apprezzato dai radioascoltatori.

Nello stesso anno esce Never Again, il primo album della sua carriera a essere pubblicato dalla Honiro ma distribuito da una major, la Universal Music. Il successo è straordinario e Briga raggiunge il suo primo disco di platino. La bravura del cantante viene notata e apprezzata anche da Antonello Venditti che, allo stadio Olimpico di Roma, lo chiama a duettare nei brani Dalla Pelle al Cuore e Roma Capoccia.

Duetta anche con Gigi D’Alessio nel singolo intitolato Guaglione, rivisitazione dell’omonimo brano del 1956 e contenuto nell’album Malaterra del cantautore napoletano.

Pubblica quindi il suo terzo album, Talento, ai quali partecipano Gemitaiz, Gianluca Grignani, Lorenzo Fragola e Alessio Bernabei. Nel 2019 è stato tra i protagonisti del Festival di Sanremo al fianco di una strepitosa Patty Pravo con il brano Un po’ come nella vita.

Nel 2021 torna nella scena hip hop italiano, lanciando il singolo Non mi regolo con Gemitaiz e Il Tre.

«È per noi un onore – ha detto il Sindaco di Arce Luigi Germani – ospitare nel nostro paese un giovane artista di grande livello come Briga. Mi hanno detto che è un ragazzo in gamba e che farà tanta strada. E noi gli facciamo i migliori auguri di una carriera di grande successo. Personalmente sarò ad ascoltare il suo concerto insieme ai miei concittadini e sono molto curioso di vedere il suo spettacolo. Ringrazio la Regione Lazio, il presidente Zingaretti e tutta la sua giunta per averci finanziato un progetto pieno di appuntamenti. Un grazie anche al comitato festeggiamenti, al Parroco e ai padri Missionari della Fede del Santuario. Permettetemi un plauso anche alla mia Amministrazione comunale e all’Assessore Proia che si è dato da fare in questi appuntamenti estivi».

«L’evento del concerto di Briga – ha aggiunto l’Assessore Alessandro Proia – rappresenta l’occasione giusta per venire ad Arce. Un paese accogliente, da visitare, da vivere e da gustare. Con tutta l’Amministrazione comunale siamo quotidianamente al lavoro per cercare di creare una piccola, ma dignitosa, offerta turistica. Sappiamo che c’è ancora molto da fare, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che c’è un grande potenziale da far emergere e ce la metteremo tutta per fare passi in avanti. Il calendario di agosto – ha concluso Proia – è pieno di appuntamenti da mettere in agenda. Vi aspettiamo!»

ARCE – Iniziato il rifacimento del manto stradale sulla provinciale via Tramonti, importante collegamento per Isoletta-San Giovanni Incarico

ARCE – Provinciale “Tramonti”, al via i lavori di rifacimento del manto stradale. Sono iniziati ieri mattina gli interventi di manutenzione e risanamento del piano viabile della S.P. n. 71, importante arteria di collegamento tra i Comuni di Arce e San Giovanni Incarico.

I tratti interessati dall’intervento, circa 1,7 chilometri, presentano numerosi avvallamenti e sono caratterizzati da un tappetino in conglomerato bituminoso particolarmente usurato.

«Un intervento molto importante – ha detto il Sindaco Germani – e soprattutto atteso dai molti cittadini che utilizzano la strada che, dalla Casilina, funge da raccordo per numerose contrade di Arce fino a servire la frazione di Isoletta e il comune di San Giovanni incarico. Desidero ringraziare a nome di tutta l’Amministrazione Comunale – ha aggiunto il primo cittadino – il Presidente della Provincia Antonio Pompeo e la delegata alla Viabilità Antonella Di Pucchio per aver raccolto la nostra istanza ad intervenire su questo tratto. Un grazie particolare anche ai responsabili del Servizio Viabilità provinciale e ai vari tecnici che hanno eseguito il progetto manutentivo. C’è da dire che i lavori riguarderanno un tratto molto ampio dell’arteria ma non tutta. Speriamo che presto si possa intervenire anche sulla restante parte fino all’innesto con la Civita Farnese».

Soddisfazione per i lavori della Provincia è stata espressa anche dall’Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità del Comune di Arce. «Le lavorazioni previste – ha spiegato Sara Petrucci – consistono anche nella pulizia di alcuni tratti di fossetti laterali al fine di consentire un miglior deflusso delle acque meteoriche. Verrà eseguita la risagomatura del capostrada con conglomerato bituminoso bynder, la stesa del nuovo manto di usura, il rifacimento della segnaletica stradale e la sostituzione di alcuni tratti di guard-rails incidentati».

Per garantire la corretta esecuzione dei lavori e la sicurezza della circolazione sarà istituito nei tratti interessati un senso unico alternato regolato da movieri. Al fine di agevolare i lavori e snellire il traffico veicolare, si invitano i cittadini di Arce ad utilizzare percorsi alternativi per gli spostamenti interni.

ARCE – Nuove indagini geofisiche a Fregellae con le Università di Cambridge e Ghent

ARCE – Le Università di Cambridge e Ghent a Fregellae per una nuova campagna di prospezioni geofisiche. Si sono svolte in questi giorni le prime indagini non invasive sul sito dell’antica colonia latina. La città, edificata nel 328 a.C. e distrutta da Roma nel 125 a.C., a distanza di più di quarant’anni dai primi scavi sistematici, continua a richiamare ed attirare l’attenzione di ricercatori nazionali ed internazionali.

Un team di ricerca composto dalla competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, rappresentata dal funzionario di zona dott. Carlo Molle, dal Direttore scientifico del Parco Archeologico di Fregellae, dott. Marco Germani, e da docenti e ricercatori di alcune delle più importanti università nazionali ed internazionali ha avviato in questi giorni un’importante campagna di prospezioni geofisiche.

«È per noi motivo di orgoglio – ha detto il Sindaco di Arce Luigi Germani – ospitare ricercatori provenienti dalle più importanti Università d’Europa. Il loro interesse, unito al lavoro svolto dalla Soprintendenza Archeologia, dall’Amministrazione comunale e dalla direzione scientifica del Parco, ci fa capire quanto sia importante dopo tanti anni continuare a fare ricerca a Fregellae».

A sostenere la campagna di ricerche è intervenuto anche l’Assessore alla Cultura Alessandro Proia. «Desidero ringraziare – ha detto – tutti coloro che direttamente ed indirettamente stanno lavorando a queste nuove indagini. Un grazie particolare ai coordinatori del progetto delle due importanti Università Alessandro Launaro e Lieven Verdonck, al nostro direttore Marco Germani ed anche a tutti i proprietarie dei terreni che hanno consentito l’accesso alle aree interessate».

A scendere in campo in questa prima fase sono state le università di Cambridge e Ghent le cui azioni sono state coordinate rispettivamente dal prof. Alessandro Launaro, già impegnato da anni sul nostro territorio con le ricerche condotte nel sito di Interamna Lirenas, e dal dott. Lieven Verdonck. Negli ultimi giorni del mese di giugno, dopo aver preso accordi con i proprietari dei terreni che ricadono nell’area urbana di Fregellae e dopo aver pubblicato un avviso sull’albo pretorio del Comune di Arce, si è proceduto, a spese delle Università, alla trinciatura e alla pulizia straordinaria delle aree interessate dalle ricerche. Le prospezioni geofisiche necessitano di terreni sgombri da vegetazione per poter essere effettuate e soprattutto per trovare un corretto riscontro. Una prima fase di verifica strumentale sul terreno era stata già condotta la scorsa estate; quest’anno, però, la campagna è entrata nel vivo delle indagini spingendosi a verificare la presenza di nuove strutture archeologiche nell’area centrale dell’antica colonia.

Il prof. Launaro ha tenuto ad evidenziare come l’impiego del georadar in archeologia sia abbastanza recente e come, tuttavia, il suo utilizzo abbia già dato risultati interessanti in altri contesti archeologici come quello di Interamna Lirenas (Pignataro Interamna) e Falerii Novi (Fabrica di Roma). «L’obiettivo principale – ha spiegato il docente – è quello di riuscire ad applicare tale metodo all’intera area urbana».

«Qualora tale sistema trovasse un riscontro positivo rispetto alle caratteristiche geofisiche dell’area – ha aggiunto il direttore del Parco Archeologico di Fregellae, dott. Marco Germani – il progetto prevede una mappatura dell’intera area urbana consentendo in tal modo di estendere notevolmente le attuali conoscenze sulla conformazione urbanistica dell’antica colonia».

A spiegare invece come funziona il georadar è il dott. Verdonk che si occupa materialmente delle azioni di rilevamento e della consecutiva interpretazione dei dati. «Il sistema georadar – ha detto il ricercatore della Ghent University – si basa sulla propagazione nel terreno di impulsi elettromagnetici e sulla registrazione di segnali riflessi dalle discontinuità presenti nel sottosuolo. In questo modo si evita di andare a sconvolgere con scavi in profondità le aree interessate e si riesce ad ottenere, con minore fatica e maggiore risparmio economico, una mappa dettagliata con le preesistenze non ancora censite».

Partecipa alla convenzione anche il Museo Archeologico di Ceprano condividendo con il Parco di Fregellae una campagna comune di promozione e valorizzazione dell’area.

ARCE – Tutti assolti per il delitto di Arce, ma Serena e Guglielmo Mollicone non riposano in pace

Sedici mesi e cinquanta udienze non sono bastate a svelare il mistero di 21 anni fa

ROMA -Tutti assolti “per non aver commesso il fatto”. L’ex maresciallo Franco Mottola, per il quale erano stati chiesti 30 anni di reclusione, il figlio Marco, per lui la richiesta era di 24 anni, della moglie Anna Maria, 21, non hanno ucciso Serena Mollicone e non ne hanno occultato il cadavere. Assolti anche il luogotenente Vincenzo Quatrale, per il quale erano stati chiesti 15 anni per l’accusa di concorso in omicidio volontario e istigazione al suicidio del collega brigadiere Santino Tuzi, suo grande amico, e assolto anche l’appuntato scelto Francesco Suprano, per il quale erano stati chiesti 4 anni con l’accusa di favoreggiamento. Lo ha deciso la Corte di Cassazione di Cassino, azzerando indagini e accuse.

Se Guglielmo Mollicone fosse stato ancora tra noi, con tutta probabilità oggi avrebbe accolto la sentenza sì con rabbia e toni duri, ma anche con la dignità che lo ha sempre contraddistinto. Il papà di Serena Mollicone non ha mai smesso di lottare per avere giustizia per la morte della figlia. Guglielmo aveva sempre detto che il segreto della scomparsa e poi della morte di Serena erano da ricercarsi all’interno della Caserma di Arce, l’udienza di oggi al Tribunale di Cassino, che ha assolto tutti gli imputati non ha messo la parola fine sulla vicenda iniziata 21 anni fa. Non sono bastati 16 mesi e oltre 50 udienze per fare luce su chi e come abbia messo fine alla vita di questa giovane ragazza. Suo padre, Guglielmo, è venuto a mancare il 21 maggio del 2020, a fine novembre del 2019 era stato colpito da arresto cardiaco: finito in coma, non si era più ripreso. Ora è sepolto nel cimitero di Roccadarce, vicino alla figlia Serena e alla moglie Bernarda. Ma la ricerca della verità non si è mai fermata, portata avanti dal fratello Antonio, dall’altra figlia Consuelo e da Maria Tuzi, la figlia del brigadiere Santino, l’altra vittima di questa storia.

ANCORA NESSUNA RISPOSTA AL DELITTO MOLLICONE

Ora questa sentenza, letta quasi sottovoce dal giudice, ma accolta da urla e pianti di gioia mista a dolore in tribunale, non mette un punto sulla vicenda. Anzi, apre una voragine nella vicenda della ragazza. Serena aveva 18 anni quando sparì nel nulla. La giovane di Arce, provincia di Frosinone, quella mattina dell’1 giugno del 2001 era uscita per andare dal dentista a Sora, ad una ventina di chilometri da casa. Quello che avvenne nelle ore successive da allora è avvolto nel buio. Si rincorsero voci, spuntarono testimoni che dissero di averla vista tornare in pullman, se non hai una auto privata quello è l’unico mezzo che ti consente di coprire quel tratto, altri affermarono con certezze che fosse in compagnia di un ragazzo biondo al bar Chioppetelle a Fontana Liri. Quest’ultimo è un particolare non di poco conto, visto che proprio la persona che sarebbe stata vista con Serena, secondo alcuni testimoni, era proprio Marco Mottola, riconosciuto, sempre secondo qualcuno, anche per la macchina parcheggiata di fronte al bar, stesso modello della sua. Riconosciuto ma poi no e di nuovo si, in un susseguirsi di affermazioni, smentite e poi di nuovo altre conferme. Serena fu ritrovata dopo due giorni di intense ricerche, il suo corpo era nascosto in un boschetto a circa 10 chilometri da Arce. La ragazza era legata, mani e piedi, la testa avvolta in un sacchetto di plastica. “Quando arrivai in zona, vidi tanta gente in quel punto e capii che avevano ritrovato Serena morta”, ricordava papà Guglielmo in una delle tante interviste. Il ritrovamento di Serena non fu però l’unico dolore per Guglielmo Mollicone. Proprio il giorno dei funerali della figlia, fu prelevato dai Carabinieri durante la veglia al corpo della figlia: fu trattenuto per ore in caserma, ma solo per firmare dei documenti.

I FATTI

Per un periodo seppur breve, proprio questo fatto accese su di lui i riflettori, si pensò fosse responsabile della morte della figlia. Dopo papà Guglielmo, toccò a Carmine Belli, carrozziere di Arce, finire nel mirino. Fu accusato, ingiustamente, della morte di Serena, finì anche in carcere per oltre un anno prima di essere scarcerato e assolto. Guglielmo Mollicone era stato sempre chiaro e diretto: il segreto della scomparsa di Serena era nella caserma di Arce. Perché lì, secondo l’accusa, era andata la ragazza, si disse per andare a denunciare lo spaccio di droga nel piccolo paese del frusinate, invece pare fosse andata a recuperare i libri di scuola rimasti nella macchina di Marco Mottola. Questo perché proprio il figlio dell’ex maresciallo di Arce, l’avrebbe effettivamente accompagnata verso casa, presumibilmente dal bar Chioppetelle. Questo sosteneva l’accusa. Entrata in caserma, ancora la ricostruzione dei fatti, salita nell’appartamento abitato dalla famiglia Mottola, non ne sarebbe più uscita. Avrebbe avuto un litigio con Marco, che l’avrebbe colpita facendola sbattere contro una porta, poi spostata in un’altra stanza ma che sarebbe compatibile con il volto della ragazza. Secondo l’accusa, il suo corpo, sembra ancora in vita, fu poi portato nel boschetto dell’Anitrella. Della sua presenza nella Caserma dei Carabinieri di Arce, notizia che costituì la svolta per l’intera vicenda, ne parlò il carabiniere Santino Tuzi, 7 anni dopo la morte di Serena, ufficialmente morto suicida l’11 aprile 2008 con la sua pistola d’ordinanza. La morte di Tuzi, anche, suscitò dubbi: pochi giorni prima aveva parlato con gli inquirenti, confermando la presenza di Serena in Caserma.

L’INTERVENTO DEI RIS

Tanti anni di indagini, poi quella che sembrava essere la svolta grazie anche al lavoro dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo e del Ris dei Carabinieri di Roma, che hanno consentito al corpo di Serena di ‘parlare’: dopo aver riesumato il corpo della giovane, grazie al lavoro dell’anatomopatologa, è emerso che la giovane sarebbe stata uccisa perché appunto colpita e dopo essere finita con la testa contro una delle porte della caserma. Questo, sembrava fosse lo scenario che avrebbe poi portato alla morte di Serena. Ma ora la sentenza che assolve tutti, i Mottola “per non aver commesso il fatto”, gli altri due imputati “perché il fatto non sussiste” non risponde a quello che papà Guglielmo ed una intera comunità, quella di Arce e Roccadarce, chiedevano e urlano ancora oggi a gran voce: “Verità e giustizia per Serena”.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ARCE – Spettacolo, sport e comicità in piazza. Oggi ad Arce i finalisti di Italia’s Got Talent Umberto & Damiano

ARCE – Spettacolo, sport e comicità in piazza Umberto I con i finalisti di Italia’s Got Talent. Pomeriggio e sera da non perdere quella di domani 16 luglio ad Arce. L’Amministrazione comunale, tramite l’assessorato alla Cultura e Turismo, con il patrocinio della Provincia di Frosinone, ha organizzato l’evento intitolato “La Magia dello Sport”. Nella piazza principale del paese verrà allestito un campo da Street Soccer di 6 metri per 12 con la possibilità di creare, dalle ore 18, tornei flash tra amici e sfide tunnel per bambini, ragazzi ed adulti.

Alle 20.30 è prevista invece l’esibizione di Dario Piantadosi, Football Freestyler Professionista dal 2008, Responsabile Nazionale Calcio Freestyle, icona di Euro 2020 e fondatore di Scuola Calcio Freestyle. Piantadosi sarà anche la voce di uno show unico e divertente che, grazie a dei tricks e giochi di abilità sorprendenti, lascerà il pubblico senza fiato.

Alle 21.30 si terranno le premiazioni dei tornei che si sono tenuti nelle ultime due settimane. In particolare del Trofeo Calcio Tennis 2022, del Torneo giovanile calcio a 5 e della simpatica Coppa dei Cognomi, ossia una sfida a squadre composte da giocatori con lo stesso cognome. A consegnare i premi il Sindaco Luigi Germani, l’Assessore Alessandro Proia e il Consigliere delegato alla Sport Alessandro Simone.

Dopo la premiazione, l’atteso show di Umberto & Damiano. Il duo comico finalista di Italia’s Got Talent 2021 e voce di Radio Globo, si esibiranno in “Questa la Sapevo!”, spettacolo travolgente che prevede il coinvolgimento del pubblico in gag e giochi di prestigio.