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SCUOLA/UNIVERSITA’ – Ritorno a scuola con stangata: costa tutto di più, dalla carta agli zaini

L’inflazione colpisce anche la spesa delle famiglie per il materiale scolastico. Coop Alleanza 3.0 stima rincari tra il 6% e l’8%, con punte del 30% per la carta

Penne, matite, quaderni, album da disegno. Settembre, per le famiglie italiane è tempo di comprare il materiale scolastico in vista del ritorno dei ragazzi a scuola. Ma anche in questo caso, così come per gran parte dei beni di consumo, sarà difficile evitare la stangata, visto che i rincari non risparmiano neanche pennarelli e zaini. A fare la stima degli aumenti è Coop Alleanza 3.0, che ha messo in campo una serie di promozioni per contenere i prezzi dei kit scuola. Sulla base dei dati affluiti da oltre 350 negozi presenti in nove regioni italiane e rielaborati dalla Direzione Merci, Coop misura un aumento dei prezzi, esclusi i libri di testo, tra il 6% e l’8%.

IMPATTO “SIGNIFICATIVO” SUI BILANCI DELLE FAMIGLIE
“Anche se i rincari che registriamo sulla fornitura di prodotti del paniere scuola disegnano una curva meno allarmante rispetto al resto della spesa, è prevedibile un impatto significativo sui bilanci delle famiglie, già gravate da altre improrogabili scadenze e dagli aumenti dei prodotti di uso quotidiano, proprio al ritorno dalle vacanze estive”, spiega Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0.
Stando ai dati raccolti dal colosso della gdo, una risma di carta potrebbe arrivare a costare tra il 10 e il 30% in più, mentre per la cancelleria minuta l’aumento atteso oscilla tra il 5 e l’8%. Più contenuto, entro il 5%, il rincaro di zaini e astucci. Il conto finale del ‘back to school’ per i soci coop dovrebbe aggirarsi attorno ai 230 euro (sui 557 euro di spesa annuale)

IL PANIERE COOP A PREZZI CALMIERATI
“L’accesso all’istruzione è una questione non negoziabile, anche in tempo di inflazione galoppante. Il nostro impegno va nella direzione del sostegno alle famiglie, calmierando nella maggior misura possibile i prezzi del paniere di acquisto relativo alla scuola e recependo i bisogni dei soci attraverso iniziative di coinvolgimento e ascolto”, assicura Cifiello. Coop Alleanza 3.0 con due “cataloghi scuola 2022” garantisce fino al 5 ottobre un prezzo calmierato su un paniere di 300 prodotti e 300 grandi marche. Gli sconti possono arrivare fino al 30% e riguardano sia marche specializzate che prodotti a marchio Coop come nel caso della cancelleria della gamma amica dell’ambiente Vivi Verde. Inoltre, ogni mese, Coop Alleanza 3.0 aggiorna la lista dei prodotti ‘tutelati’ sulla base delle esigenze dei soci.

“LA POLITICA SI FACCIA CARICO DEL PROBLEMA”
Infine, sabato 10 settembre si terrà ‘Dona la spesa per la scuola’, una raccolta di materiale di scolastico in favore di persone e famiglie in difficoltà, che coinvolgerà quasi 200 negozi, tra ipercoop e supermercati di Coop Alleanza 3.0 ed EasyCoop, il suo servizio di spesa online. Nel 2021 sono stati raccolti e donati 165.000 confezioni di prodotti per la didattica scolastica. “Fondamentale è che la politica si prenda carico in modo serio della questione, chiunque sia chiamato ad affrontare i prossimi mesi. Bisogna immaginare e attuare in tempi rapidi iniziative che contribuiscano ad alleviare il peso della congiuntura internazionale sui cittadini anche in vista dell’inverno, in modo equo, superando le differenze territoriali che spesso si notano sia in termini di valore che di tempi di erogazione dei sostegni”, conclude Cifiello.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

ARCE – Nuove indagini geofisiche a Fregellae con le Università di Cambridge e Ghent

ARCE – Le Università di Cambridge e Ghent a Fregellae per una nuova campagna di prospezioni geofisiche. Si sono svolte in questi giorni le prime indagini non invasive sul sito dell’antica colonia latina. La città, edificata nel 328 a.C. e distrutta da Roma nel 125 a.C., a distanza di più di quarant’anni dai primi scavi sistematici, continua a richiamare ed attirare l’attenzione di ricercatori nazionali ed internazionali.

Un team di ricerca composto dalla competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, rappresentata dal funzionario di zona dott. Carlo Molle, dal Direttore scientifico del Parco Archeologico di Fregellae, dott. Marco Germani, e da docenti e ricercatori di alcune delle più importanti università nazionali ed internazionali ha avviato in questi giorni un’importante campagna di prospezioni geofisiche.

«È per noi motivo di orgoglio – ha detto il Sindaco di Arce Luigi Germani – ospitare ricercatori provenienti dalle più importanti Università d’Europa. Il loro interesse, unito al lavoro svolto dalla Soprintendenza Archeologia, dall’Amministrazione comunale e dalla direzione scientifica del Parco, ci fa capire quanto sia importante dopo tanti anni continuare a fare ricerca a Fregellae».

A sostenere la campagna di ricerche è intervenuto anche l’Assessore alla Cultura Alessandro Proia. «Desidero ringraziare – ha detto – tutti coloro che direttamente ed indirettamente stanno lavorando a queste nuove indagini. Un grazie particolare ai coordinatori del progetto delle due importanti Università Alessandro Launaro e Lieven Verdonck, al nostro direttore Marco Germani ed anche a tutti i proprietarie dei terreni che hanno consentito l’accesso alle aree interessate».

A scendere in campo in questa prima fase sono state le università di Cambridge e Ghent le cui azioni sono state coordinate rispettivamente dal prof. Alessandro Launaro, già impegnato da anni sul nostro territorio con le ricerche condotte nel sito di Interamna Lirenas, e dal dott. Lieven Verdonck. Negli ultimi giorni del mese di giugno, dopo aver preso accordi con i proprietari dei terreni che ricadono nell’area urbana di Fregellae e dopo aver pubblicato un avviso sull’albo pretorio del Comune di Arce, si è proceduto, a spese delle Università, alla trinciatura e alla pulizia straordinaria delle aree interessate dalle ricerche. Le prospezioni geofisiche necessitano di terreni sgombri da vegetazione per poter essere effettuate e soprattutto per trovare un corretto riscontro. Una prima fase di verifica strumentale sul terreno era stata già condotta la scorsa estate; quest’anno, però, la campagna è entrata nel vivo delle indagini spingendosi a verificare la presenza di nuove strutture archeologiche nell’area centrale dell’antica colonia.

Il prof. Launaro ha tenuto ad evidenziare come l’impiego del georadar in archeologia sia abbastanza recente e come, tuttavia, il suo utilizzo abbia già dato risultati interessanti in altri contesti archeologici come quello di Interamna Lirenas (Pignataro Interamna) e Falerii Novi (Fabrica di Roma). «L’obiettivo principale – ha spiegato il docente – è quello di riuscire ad applicare tale metodo all’intera area urbana».

«Qualora tale sistema trovasse un riscontro positivo rispetto alle caratteristiche geofisiche dell’area – ha aggiunto il direttore del Parco Archeologico di Fregellae, dott. Marco Germani – il progetto prevede una mappatura dell’intera area urbana consentendo in tal modo di estendere notevolmente le attuali conoscenze sulla conformazione urbanistica dell’antica colonia».

A spiegare invece come funziona il georadar è il dott. Verdonk che si occupa materialmente delle azioni di rilevamento e della consecutiva interpretazione dei dati. «Il sistema georadar – ha detto il ricercatore della Ghent University – si basa sulla propagazione nel terreno di impulsi elettromagnetici e sulla registrazione di segnali riflessi dalle discontinuità presenti nel sottosuolo. In questo modo si evita di andare a sconvolgere con scavi in profondità le aree interessate e si riesce ad ottenere, con minore fatica e maggiore risparmio economico, una mappa dettagliata con le preesistenze non ancora censite».

Partecipa alla convenzione anche il Museo Archeologico di Ceprano condividendo con il Parco di Fregellae una campagna comune di promozione e valorizzazione dell’area.