Categoria: Sport

SPORT/CALCIO – Serie A: Leoni sfortunati, allo Stirpe Frosinone – Lecce 1-1. Il tabellino

FROSINONE – Un assalto all’arma bianca fino al 97’ ma il Frosinone non va oltre il pareggio (1-1) contro un Lecce che nel secondo tempo capitalizza al meglio un calcio di rigore battuto due volte per impattare la rete giallazzurra realizzata alla fine del primo tempo da Cheddira. I giallazzurri possono ancora recriminare per le occasioni da gol sprecate nella ripresa, soprattutto nel finale.

FROSINONE (4-3-3): Cerofolini; Zortea, Romagnoli, Okoli, Valeri; Brescianini (22’ st Barrenechea), Mazzitelli, Harroui (3’ pt Reinier, 41’ st Seck); Soulé, Cheddira (41’ st Kaio Jorge), Gelli (22’ st Ghedjiems).

A disposizione: Frattali, Turati, Baez, Cuni, Garritano, Kvernadze, Lirola, Ibrahimovic, Monterisi.

Allenatore: Di Francesco.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo; Rafia (22’ st Oudin), Ramadani, Kaba (16’ st Gonzalez); Almqvist (22’ st Blin), Krstovic (22’ st Piccoli), Banda (22’ st Sansone).

A disposizione: Samooja, Venuti, Dorgu, Berisha, Pierotti, Touba.

Allenatore: D’Aversa.

Arbitro: signor il signor Marco Guida di Torre Annunziata (Na); assistenti Daniele Bindoni di Venezia e Alberto Tegoni di Milano; Quarto Uomo Kevin Bonacina di Bergamo; Var Valerio Marini di Roma1, Avar Luca Pairetto di Nichelino (To).

Marcatori: 46’ pt Cheddira (F), 16’ st Krstovic (L).

Note: spettatori totali: 15.334; abbonati: 10.684; spettatori paganti: 4.650 (di cui 1.023 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 339.178,57; angoli: 12-10 per il Frosinone; ammoniti: 44’ pt Reinier (F), 10’ st Almqvist (L); recuperi: 2’ pt; 6’ st

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A – Allo Stadium Frosinone beffato all’ultimo secondo: Juventus – Frosinone 3-2. Il tabellino

TORINO – All’ultimo soffio il Frosinone cede un punto d’oro che per 95’ e 58” aveva tenuto stretto tra le mani. Fatale il corner numero 8, il tocco di testa di Vlahovic e Rugani che arriva di gran carriera dalla parte opposta, brucia sul tempo il neo entrato Monterisi e in diagonale regala 3 punti alla Juve. Un peccato per la grande prova generale, anche nella sofferenza. Il primo tempo si era chiuso sul 2-2. Bianconeri avanti al 2’ con Vlahovic bravo a sfruttare un po’ di ‘enpasse’ della difesa giallazzurra al completo. Al 16’ il Frosinone perviene al pareggio con un gran colpo di testa di Cheddira, bravissimo ad impattare sul cross da destra di Zortea ma altrettanto bravo a mandare in tilt Cambiaso con un contro-movimento a chiocciola. I giallazzurri non si accontentano e al 27’ vanno avanti con un eurogol di Brescianini ma la gioia del vantaggio dura poco perché è ancora il solito Vlahovic a rimettere il risultato in parità sfruttando la marcatura ‘debole’ di Okoli. Poi è il Frosinone che fa tremare ancora la Juve con Brescianini, pallone alto di poco. Nella ripresa più Juve che Frosinone ma Cerofolini praticamente inoperoso. Anche nella beffa finale.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti (41’ st Milik), Bremer, Rugani; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot (28’ pt Alcaraz), Kostic (17’ st Weah); Chiesa (17’ Yildiz), Vlahovic.

A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Alex Sandro, Iling Junior, Miretti, Djalò, Nicolussi Caviglia, Nonge.

Allenatore: Allegri.

FROSINONE (3-5-2): Cerofolini; Lirola (49’ st Monterisi), Romagnoli, Okoli; Zortea, Harroui (28’ st Barrenechea), Mazzitelli (42’ st Gelli), Brescianini, Valeri; Soule (42’ st Seck), Cheddira (28’ st Kaio Jorge).

A disposizione: Frattali, Turati, Baez, Reinier, Vural, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Ghedjemis.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor il signor Antonio Rapuano di Rimini; assistenti Gamal Mokhtar di Lecco e Paolo Laudato di Taranto; Quarto Uomo Luca Zufferli di Udine; Var Paolo Mazzoleni di Bergamo, Avar Marco Di Bello di Brindisi.

Marcatore: 2’ e 31’ pt Vlahovic (J), 14’ pt Cheddira (F), 27’ pt Brescianini (F), 50’ st Rugani (J)

Note: spettatori: 40.719 (di cui 538 ospiti); angoli: 8-3 per la Juventus; ammoniti: 7’ pt Bremer (J), 19’ st Valeri (F), 24’ st Cerofolini (F), 26’ st Locatelli (J); recuperi: 1’ pt; 5’ st.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT-CALCIO/SERIE A – Un bel Frosinone non riesce a far punti: Frosinone – Roma 0-3. Il tabellino

FROSINONE – Il colpo d’occhio del ‘Benito Stirpe-Psc Arena’, il fascino di un derby che intreccia inevitabilmente cuori multicolori ma alla resa dei conti 3 punti pesanti sul piatto per opposti obiettivi. Tre punti che è la Roma a riportarsi a casa, grazie ad un 3-0 che non rende merito ad un Frosinone bellissimo per 47’ del primo tempo, capace di vanificare almeno 7-8 nitide palle-gol e subire la rete del vantaggio giallorosso per una disattenzione sulla discesa di Huijsen. Nella ripresa la spinta della squadra di Di Francesco si affievolisce, la Roma non fa nulla di trascendentale ma trova il 2-0 con un tap-in di Azmoun dopo una respinta corta di Turati sul tiro da lontano di Cristante. Nel finale Parades firma il 3-0 su rigore.

FROSINONE (4-2-3-1): Turati; Lirola (22’ st Caso), Monterisi, Okoli, Valeri; Brescianini (22’ st Harroui), Mazzitelli; Gelli, Reinier (30’ st Barrenechea), Soule (42’ st Seck); Kaio Jorge (22’ st Cheddira).

A disposizione: Cerofolini, Frattali, Pahic, Baez, Ibrahimovic, Kvernadze.

Allenatore: Di Francesco.

ROMA (4-2-3-1): Svilar; Kristensen (22’ st Celik), Mancini, Huijsen (1’ st Llorente), Angelino (37’ st Smalling); Paredes, Cristante; Baldanzi (37’ st Aouar), Azmoun, El Shaarawy; Lukaku (1’ st Pellegrini).

A disposizione: Rui Patricio, Boer, Karsdorp, Renato Sanches, Dybala, Spinazzola, Bove, Zalewski

Allenatore: De Rossi.

Arbitro: signor il signor Antonio Giua di Olbia; assistenti Alessio Berti di Prato e Mauro Vivenzi di Brescia. Quarto Uomo Matteo Marcenaro di Genova; Var Aleandro Di Paolo di Avezzano (Aq), Avar Eugenio Abbattista di Molfetta.

Marcatore: 38’ pt Huijsen (R), 26’ st Azmoun (R), 36’ st Paredes (R)

Note: spettatori totali: 16.056; abbonati: 10.684; Spettatori paganti: 5.372 (di cui 1.020 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 465.389,57; angoli: 10-2 per il Frosinone; ammoniti: 38’ pt Huijsen (R), 20’ st Mancini (R), 30’ st Azmoun (R); espulso: 39’ pt Neri (preparatore atletico del Frosinone); recuperi: 2’ pt; 3’ st; prima della gara 1 di raccoglimento in memoria delle vittime della tragedia avvenuta a Firenze.

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO / SERIE A – Domenica da dimenticare, Fiorentina – Frosinone 5-1. Il tabellino

FIRENZE – Continua l’astinenza per il Frosinone lontano dal ‘Benito Stirpe’, nemmeno la trasferta di Firenze – dove aveva ottenuto l’ultimo successo esterno in serie A il 7 aprile 2019 – risveglia i bollenti spiriti nei giallazzurri. La Fiorentina vince 5-1 una partita che avrebbe potuto assumere connotati pallavolistici anche per i gol sprecati dai giallazzurri nei primi 10’ e con il risultato già in cassaforte. Una domenica da cancellare in blocco per la squadra di Di Francesco che si è sciolta dopo 10’.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Kayode, Martinez Quarta (28’ st Comuzzo), Milenkovic, Biraghi; Duncan (28’ st Arthur), Mandragora; Nico (14’ st Bonaventura), Beltran (38’ st Barak), Ikoné; Belotti (28’ st Nzola).

A disposizione: Martinelli, Vannucchi, Sottil, Maxime Lopez, Infantino, Faraoni.

Allenatore: Italiano.

FROSINONE (4-2-3-1): Turati; Gelli (33’ st Cheddira), Monterisi (1’ st Romagnoli), Okoli, Valeri; Mazzitelli, Barrenechea (19’ st Reinier); Soulé, Seck (1’ st Lirola), Harroui (19’ st Brescianini); Kaio Jorge.

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Baez, Caso, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Ermanno Feliciani di Teramo; assistenti Ciro Carbone di Napoli e Alessandro Giallatini di Roma2. Quarto Uomo Livio Marinelli di Tivoli (Roma). Var Daniele Paterna di Teramo, Avar Paolo Mazzoleni di Bergamo.

Marcatore: 16’ pt Belotti (Fi), 18’ st Ikoné (Fi), 43’ pt Martinez Quarta (Fi), 8’ st Nico Gonzalez (Fi). 21’ st Mazzitelli (F), 38’ st Barak (Fi).

Note: spettatori: 25.397 di cui 1.045 tifosi del Frosinone per un incasso di euro 505.126,00; angoli: 4-2 per il Frosinone; ammoniti: 5’ pt Martinez Quarta (Fi), 5’ st Romagnoli (F), 24’ st Terracciano (Fi), 47’ st Nzola (Fi); recuperi: 1’ pt; 3’ st.

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie A: Il Frosinone sfiora il colpaccio allo Stirpe, Frosinone – Milan 2-3. Il tabellino

FROSINONE – Il colpo d’occhio mozzafiato, il Frosinone che accarezza il colpaccio a 25’ dal 90, il Milan che risale, sorpassa e vince 3-2 al termine di una partita che rimarrà un bello spot per il calcio. Dopo 45’ squadre sull’1-1 per effetto dei gol di Giroud al 16’ e di Soulé su rigore al 24’. Nel finale, al 2’ di recupero, la grande deviazione di Turati sul tiro-cross di Leao deviato da Okoli. Nella ripresa Mazzitelli trova in diagonale che ribalta i rossoneri ma al 27’ arriva il pari di Gabbia a porta vuota e al 36’ Jovic infila il 3-2 dopo un rimpallo sfortunato tra Romagnoli e Valeri.

FROSINONE (4-2-3-1): Turati; Gelli, Romagnoli, Okoli, Brescianini (40’ st Reinier); Barrenechea, Mazzitelli (40’ st Ibrahimovic); Seck (32’ st Valeri), Soulé, Harroui (32’ st Lirola); Kaio Jorge (32’ st Cheddira).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Reinier, Garritano, Kvernadze, Bourabia, Ibrahimovic, Monterisi.

Allenatore: Di Francesco.

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (40’ st Florenzi), Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Adli, Reijders (17’ st Bennacer); Pulisic (34’ st Jovic), Lotfus-Cheek (17’ st Okafor), Leao; Giroud (40’ st Musah).

A disposizione: Sportiello, Nava, Terracciano, Jimenez, Simic, Bartesaghi

Allenatore: Pioli.

Arbitro: signor Luca Pairetto di Nichelino (To); assistenti Alessio Tolfo di Pordenone e Alessandro Lo Cicero di Brescia. Quarto Uomo Francesco Cosso di Reggio Calabria; Var Maurizio Mariani di Aprilia (Latina), Avar Simone Sozza di Seregno (Mi).

Marcatore: 16’ pt Giroud (M), 24’ pt Soulé (F), 20’ st Mazzitelli (F), 27’ st Gabbia (M), 36’ st Jovic (M)

Note: Spettatori totali: 16.050; abbonati: 10.684; spettatori paganti: 5.366 (di cui 1.020 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 479.639,57; ammoniti: 43’ pt Loftus-Cheek (M), 4’ st Reijnders (M), 11’ st Harroui (F); angoli: 4-2 per il Milan; recuperi: 3’ pt; 5’ st

Fonte Frosinone Calcio

SPORT – CALCIO/SERIE A – Un punto guadagnato fuori casa: Verona – Frosinone 1-1. Il tabellino

VERONA – Kaio Jorge al 13’ della ripresa risponde al vantaggio firmato da Suslov su rigore al 48’ del primo tempo e il Frosinone torna a muovere la classifica anche fuori casa dove non otteneva punti dal 24 settembre scorso. La squadra di Di Francesco guadagna 1 punto su Cagliari, Udinese e Sassuolo in attesa della Salernitana. Partita scoppiettante soprattutto nella ripresa. Nel primo tempo Turati para un rigore a Duda al 37’ ma sfiora solamente il miracolo-bis al 48’ e il Verona va al riposo in vantaggio 1-0. Nel secondo tempo anche per effetto dei cambi, il Frosinone è di un’altra pasta. Se ne accorge Montipò che deve dire no a tre conclusioni nei primi 10’ ma non può nulla sul colpo di testa di Kaio Jorge sull’angolo di Soulé allungato da Barrenechea. Turati evita la beffa dopo un salvataggio sulla linea ancora sul colpo di testa di Kaio, Cheddira non centra la porta di testa e nel finale Henry grazia il Frosinone.

VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal (43’ st Vinagre); Serdar (18’ st Tavsan), Duda (35’ Dani Silva); Suslov, Folorunsho, Lazovic (18’ st Henry); Noslin (35’ st Cruz).

A disposizione: Chiesa, Perilli, Amione, Belahyane, Saponara, Charlis, Coppola, Mboula, Bonazzoli.

Allenatore: Baroni

FROSINONE (4-3-3): Turati; Gelli, Okoli, Romagnoli, Brescianini; Barrenechea, Bourabia (1’ st Ghedjemis), Harroui (37’ st Reinier); Soulé (45’ st Monterisi), Kaio Jorge (37’ st Cheddira), Seck (25’ st Mazzitelli).

A disposizione: Cerofolini, Frattali, Garritano, Kvernadze

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Federico La Penna di Roma 1; assistenti Filippo Bercigli di Valdarno (Firenze) e Andrea Zingarelli di Siena; Quarto Uomo Giovanni Ayroldi di Molfetta; Var Paolo Valeri di Roma2, Avar Antonio Di Martino di Teramo.

Marcatori: 48’ pt Suslov (V), 13’ st Kaio Jorge (F)

Note: spettatori: 17.529 circa (347 tifosi del Frosinone), incasso non comunicato; angoli: 8-2 per il Frosinone; ammoniti: 31’ Harroui (F), 49’ st Serdar (V), 41’ st Cabal (V), 46’ st Mazzitelli (F); recuperi: 2’ + 4’ pt; 4’ st.

Fonte Frosinone Calcio

EVENTI – “Frosinone sale in cattedra”: Il tributo a Gigi Riva e la… lectio magistralis di Marco Brescianini

VEROLI – Il Frosinone Calcio continua il percorso stagionale con il progetto ‘Frosinone sale in cattedra’. Questa mattina a Veroli il direttore dell’Area Marketing & Comunicazione-Rapporti Istituzionali, Salvatore Gualtieri, con alcuni collaboratori e il calciatore Marco Brescianini hanno fatto visita all’Istituto Comprensivo Veroli II. Presente l’avvocato Marika Gimini dell’Università San Raffaele di Roma, in qualità di responsabile del Progetto che il Club giallazzurro porta avanti da 7 anni. “Uno dei tasselli del Progetto ‘Frosinone Experience – sono state le prime parole dell’avvocato Gimini – è nato da un’idea del direttore Gualtieri”.

Ma prima dello ‘start’ alla bella mattinata, tutti i presenti hanno voluto tributare un lungo e commosso applauso alla memoria di quell’immenso fuoriclasse che è stato ‘Rombo di Tuono’ Gigi Riva, il calciatore-simbolo di una Italia che rimarrà scolpita ovunque si parlerà di calcio nel mondo.

Ha preso quindi la parola il direttore Gualtieri: ““Quelle del Frosinone Experience sono iniziative fondamentali che ormai portiamo avanti da diversi anni, perché danno un valore importante a tutto il territorio anche a livello sociale. Il Frosinone è molto impegnato in questo campo, stiamo cercando di quantificare quale è il nostro impatto sociale, economico ed ambientale attraverso il coinvolgimento degli stakeholder, gli investimenti nei programmi di sviluppo giovanile, i programmi educativi e di formazione e le iniziative di sostenibilità ambientale. Proprio in relazione a ciò vi invito a partecipare ad un evento che si terrà il 4 aprile presso lo Stadio “Benito Stirpe” sul tema dell’autismo”.

L’avvocato Gimini ha proseguito nel suo intervento ha spiegato i princìpi attorno ai quali si snoda l’attività del Frosinone nelle Scuole: “Tutto quello che vedete da parte di un lavoro di squadra e per questo voglio ricordare in primis il Provveditorato agli Studi nella persona del dirigente Azzurra Mottolese e della professoressa Flavia Colonna che hanno da subito appoggiato il progetto del Frosinone e consentito alle Scuole di aderire al progetto ‘Frosinone sale in Cattedra’. Un ringraziamento speciale va alla Questura, sempre presente e pronta ad appoggiare i percorsi di legalità; all’Università di Cassino che ci sostiene dal 2017 in tutti i percorsi scientifici e ovviamente voi dell’Istituto Comprensivo di Veroli nella persona della dirigente Scolastica dottoressa Angela Avarello e del professor Antonio Rossini. Lo sport nelle Scuole – ha proseguito – riveste un ruolo cruciale nello sviluppo fisico, mentale e sociale degli studenti. Attraverso attività sportive, i giovani imparano il valore del lavoro di squadra, della disciplina e dell’impegno, oltre a beneficiare di miglioramenti nella salute e nel benessere. Lo sport insegna lezioni preziose che vanno oltre l’attività fisica: imparare a gestire sia la vittoria che la sconfitta, sviluppare il rispetto per gli altri e per le regole e migliorare la concentrazione e la determinazione. Questi importanti valori oggi li affronteremo direttamente con chi lo sport lo pratica tutti i giorni e ne ha fatto una professione. E quindi per questo oggi qui con noi c’è Marco Brescianini”.

Il centrocampista giallazzurro parla alla platea di studenti e insegnanti con la stessa padronanza con la quale è diventato un punto fermo dello scacchiere di mister Di Francesco: “Ho cominciato a giocare al calcio ad 8 anni, sono cresciuto nelle giovanili del Milan e fin da piccolo il mio sogno è stato quello di voler fare il calciatore. Fin da subito ho capito che per fare ciò erano necessari tanti sacrifici e che ci sarebbero stati momenti di difficoltà, come lo stare lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici”.

E’ stata mostrata sullo schermo una foto con Zlatan Ibrahimovic, quando Marco era molto piccolo: “Ricordo benissimo che al momento della foto ero molto emozionato, fare una foto con un grande campione come Zlatan, professionista che mi ha spronato ancora di più a dedicarmi al lavoro per cercare di arrivare più in alto possibile. A Frosinone? Mi sono integrato benissimo, sono stato ben accolto da tutti”.

Brescianini ha poi risposto alle domande degli studenti: “La rivalità tra noi compagni di squadra? Io la chiamo concorrenza. Anche io vorrei giocare sempre ma bisogna rendersi conto che a volte si rende di meno rispetto ad un compagno. E allora l’importante è saper accettare le decisioni del tecnico, continuare ad allenarsi e pensare che l’obiettivo di squadra è di tutti. Le partite si vincono tutti insieme. 
Il consiglio da parte un allenatore? Ne ho ricevuti tanti di consiglio. Io personalmente mi riconosco grande riservatezza e serietà, non ho mai creato problemi all’interno della squadra. Gli allenatori mi hanno sempre detto di non mollare, soprattutto negli anni da bambino nei quali non riuscivo ad emergere anche a causa del mio fisico un po’ piccolino. 
Cosa serve per essere un calciatore di successo? Tante componenti: serve dedizione al lavoro, amore del lavoro, essere felici ed orgogliosi. Il rispetto delle regole è la cosa fondamentale. 
Cosa ricordo di curiosità legata al calcio? In questi 15 anni di carriera il ricordo più divertente… credo che debba ancora arrivare. 
La vita personale e la carriera di calciatore? Bella domanda… Cerco di mantenere un equilibrio anche se non è facile perché ti trovi giudicato e non sempre nella maniera che tu ti aspetti. Servirebbe più rispetto perché dalla nostra parte ci sono ragazzi che ce la mettono tutta, sempre. 
Il mio ruolo? Centrocampista e precisamente mezz’ala, penso di avere le caratteristiche giuste per svolgere questo ruolo. 
Il rendimento che sto avendo? Non me lo aspettavo, arrivo dalla serie B e confrontarmi in serie A forse qualcosa di inarrivabile ma pian piano ho acquistato fiducia e penso che posso starci, la mia speranza è di diventare un calciatore importante. 
Il calcio e il Var? E’ stato un discorso molto discusso: la tecnologia può aiutare, credo che il calcio non possa farne a meno. 
Come coinvolgi i tuoi tifosi e la comunità nel tuo percorso calcistico? Al giorno d’oggi i tifosi si coinvolgono soprattutto tramite i risultati, la cosa più importante è creare un legame importante con chi ti segue. 
Il tuo sogno nel calcio? Di vincere la Champions League, sarebbe un sogno bellissimo. Sarà molto difficile ma noi ci proviamo a portare il Frosinone più in alto possibile. 
Quali esempi dovreste dare voi calciatori? Una domanda che fa riflettere. Siamo dei ragazzi di 20 anni che abbiamo delle responsabilità. Noi per primi dobbiamo portare l’esempio e portare in alto i valori dello sport a cominciare dal rispetto. La parola d’ordine per poter avere successo. Vorrei ringraziarvi tutti, è stata la prima volta per me davanti ad una platea del genere – chiude Brescianini dopo aver incassato un… voto altissimo dalla dottoressa Angela Avarello – e ringraziarvi dell’attenzione che avete avuto nei miei confronti. Mi raccomando: ascoltare i vostri insegnanti, saranno fondamentali nella vostra vita. Spero di tornare a festeggiare con voi, magari la Champions League”.

Fonte Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT – Il mondo del calcio piange Gigi Riva, il “Rombo di tuono” che rifiutò la Juve

Gigi Riva “Rombo di tuono” disse no alla Juventus che era disposta a cedere diversi giocatori e a spendere 1 miliardo di lire pur di averlo

ROMA – La sua storia è più vicina alla Leggenda che a quella di un ‘semplice’ grande calciatore. Era piuttosto quella di un attaccante che aveva tutte le potenzialità, che si trasferì in una squadra che lo voleva ma che rifiutò una grande che avrebbe fatto carte false per portarselo via. Luigi Riva, per tutti Gigi Riva o ‘Rombo di tuono‘, come lo soprannominò Gianni Brera per le sue doti sotto porta, tra cui una potenza del tiro che lo rendeva unico, se n’è andato a 79 anni.

Era nato a Leggiuno, provincia di Varese, il 7 novembre 1944, lombardo di nascita ma sardo di adozione. Era ricoverato da un paio di giorni in ospedale a Cagliari, a causa di un problema cardiaco che si pensava potesse essere risolto con un piccolo intervento chirurgico, programmato nei prossimi giorni. I tifosi del Cagliari avevano subito preso d’assalto i social per augurargli una pronta guarigione.

La sua esperienza in Sardegna era iniziata nel 1963 quando, di ritorno da una partita con la maglia della Nazionale Juniores, venne a sapere dal suo allenatore ai tempi del Legnano, la sua prima squadra, che era pronto il trasferimento in Sardegna. Ma a tutto pensava tranne che al Cagliari, del resto nei giorni precedenti su di lui si era espresso positivamente il Bologna di Bernardini, lo seguiva anche l’Inter, che era la sua squadra del cuore. Quando seppe che era stato ceduto al Cagliari, disse che mai ci sarebbe andato. E invece non andò così, anche grazie all’intervento della sorella Fausta che gli consigliò di pensarci bene prima di rifiutare.

Ascoltò la sorella, che gli faceva anche da mamma, e si rivelò la scelta migliore. L’esordio in quel Cagliari che militava in B avvenne poco dopo il suo arrivo, era la stagione 1963/64, un esordio con gol. Ma quello fu solo il primo passo sulla strada che nella stagione 1969/70 lo avrebbe visto assoluto protagonista nella vittoria dello scudetto del Cagliari. Nell’estate del 1973, Riva fu protagonista del gran rifiuto. Seguito da diverse squadre del nord, disse no alla Juventus che era disposta a cedere diversi giocatori e a spendere 1 miliardo di lire pur di averlo. “La Sardegna mi aveva conquistato”, racconterà nelle sue interviste ricordando quei tempi, “sarebbe stata una vigliaccata andare via, malgrado tutti i soldi della Juve”.
Alla fine Riva ha giocato in Sardegna 13 stagioni consecutive, disputando 289 gare e 155 reti. Con la Nazionale giocò 42 partite segnando 35 gol (due più di Meazza, record di tutti i tempi), contribuendo alla vittoria del Campionato Europeo del 1968. Se ne va una leggenda, ma il Rombo di tuono non si spegnerà mai.

 Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

SPORT – Udinese-Milan, insulti razzisti a Maignan: “Non sono una vittima, ma se tacete siete tutti complici”

“È una lotta dura, ci vorrà tempo e coraggio. Ma è una lotta che vinceremo”, dice il portiere del Milan

ROMA – “Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito. È l’uomo. È il padre della famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo fatto annunci, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla. Non sono una vittima, ma oggi è un intero sistema che deve assumersi la responsabilità “. È un post di rabbia e delusione quello che il portiere del Milan Mike Maignan, dopo gli insulti razzisti in campo durante la partita di serie A Udinese-Milan, affida ai social.

L’estremo difensore rossonero ha detto, in un’intervista a Milan Tv: “Quando sono andato a prendere la palla ho sentito dei versi di scimmia, ma la prima volta non ho detto niente. La seconda volta che è successo sono andato a dirlo (al quarto uomo, ndr). È una cosa che non deve succedere nel mondo del calcio. I fischi li accettiamo, siamo fuori casa, ci sta, ma il razzismo no“. Il giocatore dopo gli insulti, per protesta, ha lasciato il campo per qualche minuto seguito da altri giocatori e dai tecnici del Milan. La partita è ripresa dopo qualche minuto.

Su Instagram si legge ancora: “Oggi è un intero sistema che deve assumersi la responsabilità: gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo, nell’anonimato di una tribuna. Gli spettatori che erano sugli spalti, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma hanno scelto di tacere, siete compliciL’Udinese, che parlava solo di interruzione della partita, come se niente fosse, complice tu– dice Maigna- Le autorità e il procuratore, con tutto quello che sta succedendo, se non fai nulla, SARAI COMPLICE ANCHE TU”. E prosegue: “Non sono una VITTIMA. E voglio dire grazie alla mia società AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno inviato messaggi, chiamato, supportato in privato e pubblico. Non riesco a rispondere a tutti ma vi vedo e siamo INSIEME. È una lotta dura, ci vorrà tempo e coraggio. Ma è una lotta che vinceremo“.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

SPORT/CALCIO SERIE A – Un pazzo Frosinone rimonta il Cagliari: Allo Stirpe Frosinone – Cagliari 3-1. Il tabellino

FROSINONE – Bella da vivere, bella da godere.  Il Frosinone più pazzo del mondo batte 3-1 il Cagliari in rimonta dopo aver visto gli spettri ed essere andato al riposo sotto di un gol. Il Cagliari infatti chiude i primi 45’ in vantaggio grazie al gol realizzato al 26’ da Soulemana. Ma è il Frosinone che può recriminare per 3 nitide occasioni capitate sui piedi di Cheddira e per il gol di Barrenechea annullato al 45’ in maniera cervellotica al Var. Ad inizio ripresa Scuffet ancora sugli scudi ma il bunker sardo inizia a perdere i pezzi al 19’ sul pari di Mazzitelli. Alla mezz’ora la magia di Soulé su punizione, poi due miracoli di Turati e il 3-1 al 94’ di Kaio Jorge dopo una cavalcata di Ghedjemis proseguita con tanto di assist da parte di Zortea. Il Frosinone sale a 22 punti e torna alla vittoria che mancava dalla gara con il Genoa in casa.

FROSINONE (4-3-3): Turati; Zortea, Romagnoli, Okoli, Gelli (49’ st Bonifazi); Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini; Soule (36’ st Ghedjemis), Cheddira (15’ st Kaio Jorge), Reinier (15’ st Harroui).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Caso, Cuni, Garritano, Kvernadze, Bourabia, Ibrahimovic.

Allenatore: Di Francesco.

CAGLIARI (3-5-1-1) Scuffet; Wieteska (26’ st Goldaniga), Dossena, Zappa; Nandez Makoumbou, Prati (33’ st Lapadula), Sulemana, Azzi (1’ st Augello); Viola (26’ st De Pardo); Petagna (26’ st Pavoletti).

A disposizione: Radunovic, Aresti, Deiola, Hatzidiakos, Jankto, Obert, Mutandwa, Vinciguerra, Desogus

Allenatore: Ranieri.

Arbitro: signor Federico Dionisi di L’Aquila; assistenti Pasquale De Meo di Foggia e Vito Mastrodonato di Bari; Quarto Uomo Alberto Santoro di Messina; Var Daniele Chiffi di Padova, Avar Luca Pairetto di Nichelino (To).

Marcatore: 26’ pt Soulemana (C), 19’ st Mazzitelli (F), 30’ st Soulé (F), 49’ st Kaio Jorge (F).

Note: spettatori: 13.925; abbonati: 10.684; Spettatori paganti: 3.241 (di cui 655 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 296.458,57; angoli: 8-4 per il Frosinone; ammoniti: 22’ pt Azzi (C), 11’ st Soulé (F), 17’ st Petagna (C), 28’ st Dossena (C), 32’ st Lapadula (C); recuperi: 6’ pt; 4’ st

Fonte Frosinone Calcio