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CALCIO – Serie B FROSINONE: La conferenza stampa del presidente Maurizio Stirpe. Esonerato Vincenzo Vivarini

Le parole del presidente Maurizio Stirpe durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina allo stadio ‘Benito Stirpe’.

Frosinone – “Vorrei ripartire da quello che dissi il 24 giugno. Nessuno ha mai parlato di ritorno in Serie A. L’obiettivo era ripartire con entusiasmo e senza fare disastri. Noi coerentemente siamo ripartiti da un nuovo allenatore, come Vivarini, che ha fatto molto bene l’anno scorso e che ha avuto un grande interesse da molte altre piazze. Per quanto riguarda il mercato, è stato una conseguenza delle scelte fatte da altri. Il progetto che avevo presentato a giugno è lo stesso che è stato fatto negli ultimi anni. La società non ha badato a spese e ha portato avanti il suo programma. Le cose, però, non sono andate come ci auspicavamo. Non si è creata una empatia giusta tra tecnico e squadra. Adesso c’è bisogno di ricostruire e rigenerare il percorso che ci eravamo prefissati partendo dalla squadra. Qualche giocatore non ha capito l’obiettivo. Poi ovviamente c’è il capitolo infortuni che ci ha gravemente danneggiato. Non siamo stati sicuramente aiutati. Per questa serie di circostanze, la società ha preso dei provvedimenti. Il primo è che la squadra sarà in ritiro a Castel di Sangro a tempo indeterminato. Ci rimarrà fino a quando non vedrò energia entusiasmo e cattiveria agonistica. Questa mattina, inoltre, abbiamo deciso di sollevare dall’ incarico Vincenzo Vivarini, non siamo contenti e non crediamo sia la scelta giusta, ma vogliamo rimuovere alibi a tutti. È stato promosso dalla primavera il mister Leandro Greco ed il suo staff. Non è un’assunzione provvisoria ma è stata una scelta fatta con giudizio coerente con il suo percorso di crescita. Crediamo che sia capace ad assumersi queste responsabilità. La presentazione verrà fatta quando la squadra rientrerà prima del Pisa con il nostro amministratore e direttore tecnico Guido Angelozzi. È un momento molto difficile e particolare. Per evitare di fare disastri e recuperare l’entusiasmo bisogna avere l’energia giusta.

Presidente è difficile non condividere quello che lei ha detto con molto garbo. L’organico, però, oggi non è adeguato a fare un percorso tranquillo. A gennaio ritiene che la società possa colmare questi vuoti?

“Se oggi possiamo mettere la formazione con le coppie in ogni ruolo è perché la rosa è stata costruita bene. Io sono convinto che questi giocatori possano fare un buon percorso. Abbiamo tanti infortunati in rosa, se non recuperiamo bene i giocatori che sono indisponibili in questo momento, allora sicuramente ci guarderemo intorno. La società ovviamente farà mercato nel perimetro dell’equilibrio economico finanziario”.

Come mai mister Vivarini non è stato esonerato prima?
“Vivarini è stato assunto per un progetto a lungo termine. Con un gruppo e staff nuovo. In più con il peso di una retrocessione che ancora oggi stentiamo a toglierci di dosso. Per cui era giusto riflettere e fare tutto il percorso che c’era da fare. È stato poi ingiustamente utilizzato come parafulmine per tutti i problemi che c’erano. Ha provato a cambiare moduli per venire alle esigenze dei giocatori. Ha provato a trovare soluzioni diverse, e non è stato sicuramente per confusione. La flessibilità che ha avuto è sicuramente indice di intelligenza”.

La squadra come ha detto è stata momentaneamente affidata a Greco. Avete sondato qualcuno?

“Non abbiamo sondato nessun’altro. Da settimane riceviamo molte richieste che, però, abbiamo gentilmente declinato”.

Nutre ancora passione per questo calcio?

“La passione ha varie sfaccettature, cambia in funzione degli anni. Ovviamente capiterà il momento in cui si farà il pensiero per passare la mano. Ricordiamoci però che nel calcio se non si ha un progetto serio non si va da nessuna parte”.

Ha parlato con la squadra in questi giorni o con qualche suo rappresentante?

“Ho parlato con il capitano e con altri elementi della rosa rappresentativi ed ho dimostrato a loro quello che ho detto anche a voi”.

Sa a chi sarà affidata la primavera adesso che Greco sarà in prima squadra?

“Non sono in grado ancora di risponderle. Frara avrà sicuramente trovato una soluzione”.

Pensa sia un incentivo per i giovani la figura di Greco?

“Assolutamente si, sarebbe sicuramente coerente con quelli che sono i nostri obiettivi e le nostre finalità. Tra le tante negatività ci sono anche aspetti positivi come, ad esempio, Cichella che è stato portato in prima squadra da Vivarini. Piu giovani verranno lanciati dal settore giovanile più saremmo connessi agli obiettivi che ci siamo fissati ad inizio stagione”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie B: Reggiana – Frosinone 2-0, il tabellino

Reggiana – Bardi, Fiamozzi (dal 88′ Nahounou), Meroni, Lucchesi, Fontanarosa (dal 78′ Urso), Sersanti (dal 75′ Libutti), Štulac, Ignacchiti, Girma (dal 75′ Portanova), Marras, Vido (dal 74′ Okwonkwo). 
A Disposizione: Motta, Cigarini, Reinhart, Pettinari, Maggio, Vergara, Cavallini. 
Allenatore: Viali

Frosinone – Cerofolini, Oyono A. (dal 58′ Oyono J.), Biraschi, Monterisi, Marchizza, Darboe, Gelli, Vural (dal 58′ Garritano), Partipilo (dal 22′ Canotto dal 73′ Cichero), Kvernadze (dal 58′ Begic), Ambrosino. 
A Disposizione: Sorrentino, Ghedjemis, Bettella, Barcella, Lusuardi, Machin, Bracaglia. 
Allenatore: Vivarini

Arbitro: Gabriele Scatena della sezione di Avezzano

Assistenti: Niccolò Pagliardini della sezione di Arezzo e Vincenzo Pedone della sezione di Reggio Calabria

Quarto Ufficiale: 
Gabriele Restaldo della sezione di Ivrea

Var: Giacomo Camplone della sezione di Pescara

Avar: Manuel Volpi della sezione di Arezzo

Marcatori: 14’pt Vido, 66′ st Vido (R)

Ammoniti: 12’pt Fontanarosa, 35′ pt Girma, 37′ pt Gelli, 77’st Lucchesi, 86’st Stulac, 86’st Garritano

Totale Spettatori: 8.459 Ospiti: 177

Photo Credit: Lapresse – Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Nations League, Italia batte Israele 4-1. Spalletti: “Bravi, ora due partite tostissime”

Dopo il pareggio con il Belgio a Roma, la formazione di Spalletti liquida 4-1 Israele a Udine

ROMA – L’Italia ottiene la terza vittoria su quattro gare disputate in Nations League. Dopo il pareggio con il Belgio a Roma, la formazione di Spalletti liquida 4-1 Israele a Udine, con le reti di Retegui su rigore (41′), Di Lorenzo di testa su calcio piazzato all’inizio di ripresa (54′) e al 79′ con un destro a incrociare, e Frattesi di sinistro rasoterra fuori area (72′). Per la formazione di Ben Shimon ha segnato su calcio d’angolo Abu Fani al 66′.

Per i colori azzurri una serata di festa con l’esordio in campo di Daniel Maldini, figlio di Paolo e nipote di Cesare, che hanno scritto la storia della Nazionale.

Con questo successo, e con la vittoria della Francia per 2 a 1 contro il Belgio nell’altra partita, l’Italia guida la classifica del gruppo 2 a 10 punti, davanti a Francia (9), Belgio (4) e Israele (0). I prossimi impegni degli Azzurri saranno a novembre, il 14 a Bruxelles con il Belgio e il 17 a Milano con la Francia.

“Non abbiamo concretizzato quello che abbiamo creato. È stata una squadra anche oggi e quelli che sono entrati hanno fatto bene. Siamo stati bravi e non gli abbiamo concesso niente. Noi ora abbiamo due partite tostissime e c’è ancora da fare risultati“, ha dichiarato il Ct della Nazionale Luciano Spalletti al termine della partita.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

SPORT/CALCIO – Serie B: Frosinone – Carrarese  0-1. Il tabellino

Frosinone – Cerofolini, Oyono A. (dal 75′ Sene), Bettella, Kalaj, Marchizza, Cichella (dal 75′ Machin), Gelli, Garritano (dal 64′ Darboe), Partipilo (dal 64′ Ghedjemis), Distefano (dal 14′ Kevernadze), Ambrosino. 
A Disposizione: Sorrentino, Biraschi, Oyono J., Szyminski, Bracaglia, Vural, Canotto. 
Allenatore: Vivarini

Carrarese – Bleve, Imperiale, Illanes, Coppolaro, Zanon, Schiavi (dal 75′ Palmieri), Capezzi (dal 90′ Zuelli), Bouah (dal 55′ Cicconi), Cherubini (dal 46′ Cerri), Giovane, Finotto (dal 75′ Panico). 
A Disposizione: Mazzini, Oliana, Cavion, Zuelli, Falco, Capello, Guarino, Belloni, Cerri.
Allenatore: Calabro

Arbitro: Alberto Ruben Arena della sezione di Torre del Greco

Assistenti: Marco Bresmes della sezione di Bergamo e Thomas Miniutti della sezione di Maniago
Quarto Ufficiale: Riccardo Tropiano della sezione di Bari

Var: Gianpiero Miele della sezione di Nola

Avar: Alberto Santoro della sezione di Messina

Marcatori: 65′ st Cicconi

Ammoniti: 46’pt Bouah, 49’st Oyono A., 68’st Schiavi, 70’st Cichella,88’Palmieri

Totale Spettatori: 9.643

Fonte Frosinone Calcio

SPORT/CALCIO – Serie B: Arriva la prima vittoria per il Frosinone. Cittadella – Frosinone 1-2, il tabellino

Cittadella – Maniero, Salvi, Pavan, Angeli, Carissoni, D’Alessio (dal 64′ Vita), Branca (dal 74′ Masciangelo), Amatucci, Desogus (dal 64′ Cassano), Ravasio (dal 46′ Magrassi), Pandolfi (dal 85′ Rabbi). 

A Disposizione: Scquizzato, Kastrati, Voltan, Rizza, Piccinini, Cecchetto . 

Allenatore: Gorini

Frosinone – Cerofolini, Marchizza, Kalaj, Monterisi, Oyono A. (dal 90′ Bettella), Cichella, Gelli, Garritano, Partipilo (dal 78′ Begic), Distefano (dal 69′ Kvernadze), Tsadjout (dal 46′ Ambrosino). 

A Disposizione: Sorrentino, Haoudi, Szyminski, Oyono J., Canotto, Machin, Bracaglia, Sene. 

Allenatore: Vivarini

Arbitro: Valerio Crezzini della sezione di Siena

Assistenti: Filippo Bercigli della sezione di Firenze e Giacomo Monaco della sezione di Termoli
Quarto Ufficiale: Domenico Castellone della sezione di Napoli

Var: Lorenzo Maggioni della sezione di Lucca e Davide Ghersini della sezione di Genova

Marcatori: 35′ pt Oyono A., 61′ Partipilo (R), 70’st Cassano

Ammoniti: 12′ pt Tsadjout, 27’pt Ravasio, 50’st Branca, 50’st Garritano, 80’st Cassano, 87′ st Rabbi, 93’st Begic

Totale Spettatori: 3.204

Photo Credit: Lapresse – Fonte Frosinone Calcio

CALCIO – È morto Totò Schillaci. Aveva 59 anni

Le condizioni del bomber di “Italia 90” si erano aggravate nella giornata di ieri. Allo Stadio Renzo Barbera di Palermo la camera ardente aperta al pubblico

di Giusy Mercadante e Salvo Cataldo

PALERMO – Si è spento all’età di 59 anni Totò Schillaci. Il bomber di “Italia 90” era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’Ospedale Civico di Palermo dal 7 settembre. Nella giornata di ieri, c’era stato “un sensibile peggioramento” delle condizioni. La storia di Totò Schillaci ha acceso un riflettore sul tumore del colon di cui soffriva da tempo.

CAMERA ARDENTE ALLO STADIO RENZO BARBERA DI PALERMO

La camera ardente di Totò Schillaci sarà allestita all’interno dello stadio ‘Renzo Barbera’. Lo stadio di Palermo accoglierà chi volesse dare l’ultimo saluto all’eroe di Italia ’90 oggi e domani. Sarà allestita nella sala stampa dello stadio a partire dalle 16 di oggi e fino alle 22, e dalle 7 di domani fino alle 22. L’ingresso sarà consentito dal piazzale stadio, entrata lato spogliatoi.

STRISCIONE ALLO STADIO BARBERA: “LE TUE NOTTI MAGICHE NON SARANNO DIMENTICATE”

“Le tue notti magiche non verranno mai dimenticate”. È quanto si legge su uno striscione appeso a una cancellata interna dello stadio Renzi Barbera di Palermo. Lo striscione è stato allestito da un gruppo organizzato dei tifosi del Palermo.

IL PALERMO CALCIO: “SEI STATO E SARAI PER SEMPRE UNA BANDIERA DI QUESTA CITTÀ”

“Il Palermo FC, con il presidente Dario Mirri e tutta la famiglia City Football Group, esprime il proprio grande cordoglio per la prematura scomparsa di Salvatore Schillaci e si stringe al dolore della famiglia di Francesco Di Mariano”, scrive la società siciliana su X. E su Instagram aggiunge: “Raro vederti con questi colori addosso, caro Totò. Eppure sei stato e sarai per sempre una bandiera di questa città. Per questo ti abbiamo voluto con noi quella sera con le vecchie glorie, nel 2019. E per questo rimarrai con noi, a ricordarci che dobbiamo essere sempre capaci di sognare“.

LA JUVENTUS: “CIAO TOTÒ”

Anche la Juventus – che lo ha avuto dal 1989 al 1992 – saluta il campione scrivendo sui social “Ciao Totò”.

SCHILLACI, SINDACO PALERMO: “FU SIMBOLO DI RISCATTO PER CITTÀ”

“Con la prematura scomparsa di Totò Schillaci, la città piange la perdita del calciatore palermitano più rappresentativo della storia a livello mondiale. Una popolarità che, però, non ha mai cambiato Schillaci, il quale ha sempre mantenuto un animo gentile, umile e disponibile“. Lo dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

Per l’Italia gli occhi e i gol di Schillaci hanno rappresentato il simbolo delle notti magiche dei Mondiali del ’90, ma per Palermo hanno significato molto di più – aggiunge -, l’esempio di riscatto di un figlio di questa città che stava attraversando anni difficili. Per queste ragioni e di concerto con i familiari, l’amministrazione comunale, per rendere il giusto tributo a Schillaci, ha voluto mettere a disposizione lo Stadio Barbera per l’allestimento della camera ardente e ringrazio il Palermo Football Club per la disponibilità e lo spirito di collaborazione dimostrati. Ai familiari di Totò Schillaci rivolgo il mio cordoglio e la mia vicinanza in questo momento di profondo dolore”.

GIORGIA MELONI: “CI LASCIA UN’ICONA DEL CALCIO”

Ci lascia un’icona del calcio, un uomo entrato nel cuore degli italiani e degli amanti dello sport nel mondo. Salvatore Schillaci, per tutti Totò, il bomber delle notti magiche di Italia ’90 con la nostra Nazionale. Grazie per le emozioni che ci hai regalato, per averci fatto sognare, esultare, abbracciare e sventolare il nostro Tricolore. Buon viaggio, campione”, ha scritto su X la premier Giorgia Meloni. “Che triste notizia. Buon viaggio Totò Schillaci, eroe delle Notti Magiche italiane!”, ha aggiunto Matteo Salvini.

SCHIFANI: “ADDIO A UN TALENTO SIMBOLO DI RISCATTO”

“Con Totò Schillaci se ne va un campione che è diventato l’icona del calcio italiano nel mondo. I suoi occhi sgranati per una decisione arbitrale non condivisa sono l’immagine simbolo dei Mondiali del 1990, dei quali fu assoluto protagonista grazie ai suoi goal che regalarono agli italiani le notti magiche rimaste nella memoria di tutti“. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

Schillaci è stato il simbolo della tenacia, della voglia di trovare un riscatto a una vita di sacrifici che è andata persino oltre al talento, consentendogli di costruire una grande carriera, partendo dal Messina fino ad arrivare a grandi club come Juventus e Inter e alla consacrazione in Nazionale – aggiunge il governatore siciliano -. Totò ha amato profondamente la sua città, Palermo, operando nel sociale in favore dei giovani. Nell’onorare il ricordo di questo grande uomo di sport, rivolgo ai suoi familiari il messaggio di vicinanza e cordoglio mio personale e a nome di tutti i siciliani”.

TAJANI: “LO RICORDEREMO SEMPRE PER I SUOI GOL E LA SUA UMANITÀ”

“Ci ha lasciati Totò Schillaci, beniamino di tutti i tifosi azzurri dopo i Mondiali di Italia 90. Lo ricorderemo sempre per i suoi gol e la sua umanità, nonostante le mille difficoltà che la vita gli ha riservato. Riposa in pace”, ha scritto sui social il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Fonte Agenzia DIRE – www.dire.it

CALCIO/SERIE A – Le parole del Presidente Maurizio Stirpe nel post gara di Frosinone Udinese

FROSINONE – Nei momenti di difficoltà come può essere quello di una retrocessione maturata nei 15’ finali, è un presidente come Maurizio Stirpe a giocare la partita. Mettendoci la faccia, la voce, anche una naturalissima emozione. Lo aveva detto in tempi non sospetti, il 9 luglio, il giorno della presentazione di mister Di Francesco: “Se dovessimo salvarci il merito sarà tutto di altri, in caso contrario mi prenderò io le responsabilità”. Lo ha ribadito a distanza di 10 mesi, in rapida successione alle tv e in conferenza stampa. Era successo già nel post-gara di Frosinone-Foggia del giugno di 6 anni fa. Quella volta la coda della stagione fu diversa.

“Il calcio è questo bisogna saper accettare il risultato del campo – le sue parole a Dazn –. Quest’anno siamo arrivati ad un soffio dalla salvezza, secondo me con un pizzico di capacità nel saper gestire certi episodi durante il campionato non saremmo arrivati a questa corrida finale. Purtroppo anche stasera non penso che l’Udinese abbia meritato di vincere però ci è capitato tante volte quest’anno di aver pareggiato o perso contro squadre che secondo me ai punti non avrebbero meritato certamente di averci superato sul campo. Evidentemente abbiamo dei limiti, bisogna ripartire da quelli e cercare di migliorare. La serie A è un campionato molto difficile, ci sono squadre molto attrezzate, ci sono squadre che hanno tante tradizioni e noi dobbiamo prendere esempio da queste, strutturarci meglio. Se avremo la forza di riprovarci un giorno faremo tesoro di questa esperienza negativa e di questa serata amarissima. E’ una serata difficile per tutti, anche per Eusebio soprattutto alla luce di valori che abbiamo saputo esprimere durante il campionato e che purtroppo avrebbero meritato miglior risultato. Abbiamo avuto dei limiti pagati a caro prezzo negli ultimi 15’ del campionato. C’è molto rammarico da questo punto di vista ma ci sarebbero tante occasioni che non siamo stati capaci di sfruttare e gli altri invece sono stati bravi a capitalizzare le loro. Io non credo alla sfortuna o alla fortuna, credo che bisogna essere più bravi degli altri per saper ottenere i risultati sul campo. Noi anche se in un modo molto rocambolesco, che lascia l’amaro in bocca a tutti quelli che hanno tenuto alle sorti del Frosinone, non siamo stati capaci. Bisogna ripartire dai limiti e dagli errori se uno vuole rimanere nel mondo professionistico che conta. Ripartire da Di Francesco? Adesso è prematuro. Io penso che quando accadono fatti di questo genere bisogna sentirsela di tornare e riproporsi e ci vuole anche la testa libera e una disponibilità che ognuno deve ricercare in se stesso”.

Il presidente Stirpe si è poi spostato in sala conferenza dove c’erano i cronisti ad attenderlo.

Presidente, un pensiero su questa serata dai mille risvolti.

“Evidentemente c’è una grande amarezza per l’epilogo. Se uno pensa che fino a 15’ dalla fine del campionato noi avevamo una certa posizione, prima evaporata per il gol dell’Udinese che non credo fosse un vantaggio meritato. Nel secondo tempo non ho visto loro occasioni, tranne il gol. Se stasera c’era una squadra doveva vincere era il Frosinone. Evidentemente abbiamo dei limiti che abbiamo avuto durante il campionato e che spesso hanno reso labile il confine tra una grande impresa e una grande disfatta. Non dobbiamo appellarci alla sconfitta di stasera. Se alla fine non siamo stati capaci di materializzare le grandi opportunità avute, dobbiamo pensare ai nostri demeriti. Non appellarci alla sfortuna o alla dietrologia che spesso c’è in queste situazioni. Siamo stati meno bravi degli altri, bisogna far tesoro degli errori fatti. Poi se saremo capaci, saper ripartire”.

Uno spettacolo di pubblico, cosa si sente di dire ai tifosi?

“Io sono solidale con la loro delusione. Non si può impedire ai tifosi di essere delusi dopo un campionato del genere. Ci hanno sempre sostenuto, mi dispiace soprattutto per loro. Anche stasera abbiamo provato a mettere in campo quanto avevamo. Onore agli avversari, sono stati più bravi a capitalizzare il poco che hanno fatto”.

Cosa ha detto al mister e cosa ha detto il mister? E quanto tempo prenderà per riprogrammare la stagione?

“In ogni caso avevo intenzione di iniziare la programmazione tra 3 settimane, con una conferenza stampa. Lo faremo anche in questo caso, a fronte della retrocessione. Bisogna avere il tempo giusto, tutti, per metabolizzare. Un risultato molto amaro. Ma abbiamo il dovere di ripartite. Se ci fossimo salvati il merito sarebbe stato tutto dei ragazzi, se non ci fossimo salvati il demerito e la responsabilità me la sarei presa tutta io: questa è una frase che dissi in tempi non sospetti. Durante l’anno non mi avete mai visto, la mia presenza qui testimonia l’applicazione coerente di quel pensiero. Tra 3 settimane saremo in grado di capire quale progetto riusciremo a mettere in campo”.

Il Frosinone a metà stagione veleggiava a metà classifica. Ma aveva evidenziato dei limiti come da lei accennato. Ha qualche piccolo rammarico per non essere intervenuto?

“Noi siamo rimasti coerenti ad un progetto: non è importante vincere ma il modo col quale si vince. L’unico fallimento che considero è il fallimento di una Società, quello lo ritengo irreparabile. La nostra Società ha potuto mettere in campo quello che poteva, non si è messa in tasca nulla. Il nostro modo di fare calcio era e rimane questo. Sostenibilità, valorizzazione dei giovani e del marchio e sviluppo delle infrastrutture: questi i punti cardine di questi ultimi 3 anni, che restano tali. Lo abbiamo fatto e lo faremo anche nelle prossime stagioni, a prescindere dalla categoria. Cosa si sarebbe potuto fare di più? Bisognerebbe porsi la domanda sui difensori che ci sono mancati, ad un certo punto della stagione ne abbiamo persi 7. Non ho visto o letto un’enfasi particolare. Se avessimo avuto la stessa situazione che abbiamo avuto a partire dall’ultima sosta, dal mese di marzo, non saremmo arrivati a giocarci la salvezza all’ultima giornata”.

Presidente, il Frosinone stecca la partita più importante della stagione.

“Il Frosinone non ha steccato la partita questa sera. Il Frosinone si è trovato davanti un portiere che ha fatto la differenza, a parte i legni che ha preso. Riguardate bene la partita senza farvi influenzare dal risultato. Era giusto perdere questa partita? Io penso di no”.

La curva ha scritto Ti amo. Lei tornando a casa dirà la stessa cosa?

“Io non debbo dire o fare. Io ho una storia di 21 anni che spetterà a voi un giorno saper giudicare o vedere se è coerente con un senso di appartenenza e affatto. Non posso dirlo io, devono dirlo gli altri”.

Infine il passaggio a Rai Sport.

“Onestamente nel corso della stagione non siamo stati bravi a capitalizzare le tante occasioni create per poter evitare di arrivare all’ultima giornata in questa condizione. Evidentemente – ha detto Maurizio Stirpe – abbiamo palesato dei limiti, né appellarci alla sfortuna o altre chiacchiere ma far tesoro degli errori commessi. Provando a non ripeterli. Da cosa ripartiamo? Dai quattro pilastri sui quali so fonda la Società: la sostenibilità economico-finanziaria, lo sviluppo del settore giovanile, la valorizzazione del brand e lo sviluppo delle infrastrutture. Continueremo a fare calcio in questo modo, se ci verrà data la possibilità. Tenendo bene a mente che non è importante vincere ma il modo in cui si vince. Secondo me – spiega il Presidente – dobbiamo fare dei salti di qualità nel settore medico, noi siamo stati 2 mesi in una condizione nella quale di 11 difensori in organico ne avevamo fuori 7. Si potrà dire: i medici che c’entrano? Probabilmente quello è un settore dove dovremo fare uno sforzo maggiore per evitare di trovarci in questa situazione. Probabilmente se avessimo potuto disputare il campionato con una maggiore normalità, non ci saremmo trovati a giocarci tutto in 90’. Quando non meritavamo un epilogo del genere. Io penso che anche la partita di stasera sia l’epilogo di quella che è stata la nostra stagione: abbiamo trovato davanti un portiere in uno stato di grazia, qualche situazione potevamo gestirla meglio. Quando non capitalizza alla fine – conclude il massimo dirigente del Frosinone – c’è il rischio che alla fine prendi gol alla prima occasione creata dagli avversari. E non è questa la prima volta che accade. Purtroppo è capitato a noi, in un momento amaro a pochi minuti di distanza da un traguardo che sarebbe stato secondo me meritato tagliare in modo diverso”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio

CALCIO/SERIE A – Ritorno immeritato in serie B: Frosinone – Udinese 0-1. Il tabellino

FROSINONE – Il Frosinone perde 1-0 la sfida-salvezza con l’Udinese, l’Empoli batte la Roma (2-1) in pieno recupero e per i giallazzurri c’è il ritorno in serie B. Immeritata. I giallazzurri dominano la partita dopo uno sbandamento iniziale, colpiscono due legni con Soulé e Brescianini e sbattono su un Okoye in formato ‘monstre’ che nega il gol in almeno 4-5 occasioni.

FROSINONE (3-4-1-2): Cerofolini; Lirola (40’ st Cuni), Romagnoli, Okoli; Zortea (49’ st Monterisi), Barrenechea, Brescianini (41’ st Gelli), Valeri; Harroui (40’ st Reinier); Soulé (40’ st Ghedjemis), Cheddira.

A disposizione: Frattali, Palmisani, Marchizza, Baez, Garritano, Kvernadze, Ibrahimovic, Bonifazi, Mazzitelli, Lusuardi.

Allenatore: Di Francesco

UDINESE (3-4-2-1): Okoye; Perez, Bijol, Kristensen; Ehizibue (13’ st Joao Ferreira), Walace, Payero, Kamara (41’ st Zemura); Samardzic, Brenner (1’ st Davis); Lucca.

A disposizione: Padelli, Mosca, Ebosele, Zarraga, Abankwah, Tikvic, Thauvin, Kabasele, Giannetti, Pereyra.

Allenatore: Cannavaro.

Arbitro: signor Daniele Doveri di Roma 1; assistenti Stefano Alassio di Imperia e Valerio Colarossi di Roma 1. Quarto Uomo Fabio Maresca di Napoli; al Var Aleandro Di Paolo di Avezzano (AQ), Avar Daniele Paterna di Teramo.

Marcatore: 31’ st Davis (U)

Note: spettatori totali: 16.010; abbonati: 10.684; biglietti; 5.326 (di cui 770 ospiti); totale incasso compreso rateo abbonamenti: euro 387.249,57; angoli: 11-2 per il Frosinone; ammoniti: 21’ st Perez (U), 31’ st Davis (U); espulsi: al 24’ pt Milana (team manager del Frosinone) e Carnevale (ds dell’Udinese); recuperi: 3’ pt; 5’ st

Fonte Frosinone Calcio

ARCE/SPORT/CALCIO – L’Amministrazione comunale festeggia la promozione nel prossimo campionato di Eccellenza dell’US Arce

ARCE – Si è svolta venerdì scorso alle 17.30, nella sala del Consiglio Comunale di Arce, la cerimonia di premiazione per la promozione dell’U.S. Arce 1932 in Eccellenza: un momento di ringraziamento e felicitazioni da parte dell’Amministrazione a dirigenti, tecnici e giocatori del sodalizio sportivo per l’importante vittoria ottenuta che segna il passaggio della squadra cittadina, dopo due anni, nella più alta serie calcistica regionale.

La cerimonia è stata aperta dai saluti del Sindaco Luigi Germani, dell’Assessore alla Cultura e Turismo Alessandro Proia, del Consigliere Comunale delegato allo Sport Alessandro Simone. Hanno portato le loro felicitazioni anche gli Assessori Sara Petrucci ed Elisa Santopadre e il Consigliere delegato alle Politiche Giovanili Valeria Gemma. L’Amministrazione comunale ha consegnato una targa ricordo dell’avvenimento al capitano della squadra Giacomo Iozzi e al patron Eleuterio Marrocco in rappresentanza della società sportiva.

«Siamo felici di celebrare la promozione dell’U.S. Arce 1932 in Eccellenza nella sede istituzionale – ha detto a margine dell’incontro il Sindaco Luigi Germani – perché si tratta di un riconoscimento duplice: il primo al valore sportivo; il secondo, non meno importante, per l’esempio dato dalla squadra in questo campionato. Nel corso di questa stagione – ha spiegato il primo cittadino – l’Arce è stato un simbolo importante per i più giovani di quanto sia importante il gioco di squadra e il lavoro di team. Un percorso non sempre facile che però con questa vittoria ha mostrato i risultati che ne derivano. Faccio ancora i complimenti alla Società, che ha saputo costruire un gruppo vincente portando avanti con coerenza e serietà un lavoro iniziato ormai da diversi anni, promuovendo il nome del nostro paese oltre i suoi confini e in tutto il centro Italia»

Foto Antonio Fraioli